“I media hanno provato a indebolirmi, raccontando menzogne per infangarmi. Hanno accostato il mio nome ad alcune ipotesi di reato, come quella sulla polizza, che poi si sono rivelate infondate: frutto di fantasie giornalistiche”. Parole della sindaca di Roma, Virginia Raggi, che passa al contrattacco sul caso della polizza stipulata da Salvatore Romeo.
“C’è stata una partenza sbagliata. Ma oggi possiamo dire di aver inaugurato una nuova fase. E ho l’appoggio di Beppe Grillo e Davide Casaleggio”. Tornando sulla questione nomine, la Raggi in un’intervista a Il Corriere spiega: “Il capo segreteria viene nominato dal sindaco, e io scelsi Salvatore Romeo in virtù di un rapporto di fiducia e di stima professionale che si era consolidato negli anni in cui ero consigliera comunale. La storia della polizza è stata gonfiata ad arte dai giornali per screditarmi attraverso un’operazione vergognosa”.
“Io – aggiunge il primo cittadino capitolino – non ho mai preso un soldo e, se ne fossi stata informata, avrei chiesto a Romeo di rimuovere immediatamente il mio nome dalla polizza, come ho fatto pubblicamente appena l’ho saputo. Qui parliamo di una polizza usata da Romeo come forma di investimento personale, l’unico beneficiario è lui e non certo la sottoscritta. Persino uno stolto capirebbe che una polizza a vita del valore di 30mila euro, di cui io avrei beneficiato solo in casa di morte del sottoscrittore, non può essere una forma di corruzione o di compravendita dei voti”.
“Noi – assicura – non ci fermiamo, perché abbiamo un grande progetto per la città. Abbiamo preso un impegno con i cittadini e lo porteremo a termine: cambiare la Capitale. I romani sanno riconoscere la verità e ci giudicheranno sulle cose concrete che stiamo facendo per Roma”.
Raggi smentisce anche i dissidi interni al Movimento 5 Stelle. “Non mi risulta affatto che il M5s sia spaccato”, dice. “Mai come in queste ore – prosegue – ho sentito tanta vicinanza e affetto da parte della base e degli attivisti di tutta Italia. Poi ci sono singoli portavoce che hanno espresso posizioni critiche, ma questo è fisiologico.