E’ pronto a tornare sui suoi passi l’ex premier Matteo Renzi che, venerdì mattina, ha rilasciato alcune dichiarazioni.
“Quando si perde a calcio, non ci si riprova con la pallanuoto – ha detto Renzi – Io ho avuto la possibilità di tirare un calcio di rigore il 4 dicembre. Me l’hanno parato. Anzi, 41 a 59 significa che l’ho tirato male, malissimo. E adesso è cominciata una fase politica diversa”.
“Il clima politico è cambiato, nel Paese – ha aggiunto – Sono il primo a esserne consapevole. So bene che se anche ottenessi un grande risultato, un 37 per cento dei voti, o addirittura un 42 per cento, non esisterebbero più le condizioni per avere un governo libero di fare le cose che ho in mente”
Poi in merito al futuro candidato del Pd ha detto: “La prossima volta potrei non essere io. Magari potrebbe toccare ancora a Paolo Gentiloni, o a Graziano Delrio”.
E ancora: “Il punto è se votare a giugno, o a febbraio del 2018. Se si celebra il congresso si va all’anno prossimo, altrimenti si fanno le primarie. Non ho problemi a fare il congresso. Volevo farlo a dicembre ma me l’hanno impedito. E adesso lo invocano… Ma lasciamo stare!”.
“Capisco – ha concluso – che l’obiezione di presentarsi al G7 di fine maggio con un governo dimissionario non offrirebbe una bella immagine dell’Italia. Ma in Europa andrà comunque un governo dimissionario dopo qualche mese, con la manovra finanziaria alle porte”.