Aversa, 10 Febbraio: celebrato il Giorno del Ricordo all’Auditorium “Caianiello”

di Redazione

Aversa – Nella mattinata del 10 febbraio, in occasione del Giorno del Ricordo, dedicato alla memoria delle Foibe e dell’Esodo giuliano, il Comune di Aversa ha promosso un incontro per commemorare le vittime di quell’enorme tragedia consumatasi a cavallo della Seconda Guerra Mondiale.

Alla casa della Cultura “Cainiello” con l’iniziativa “Storie e memorie dell’Esodo” sono intervenuti diversi testimoni di quel tempo per raccontare il ricordo vivo di quegli eventi, erano presenti: la professoressa Sofia Simeone, nipote di Angelo De Vivo, aversano infoibato nel 1945, che ha introdotto l’incontro con un excursus storico sugli eventi del confine orientale nella prima metà del ‘900, l’esule da Pola Ervino Meriggioli, scappato dall’Istria a soli sei anni, che ha raccontato il dramma dell’esilio e della peregrinazione in Italia con il dolore d’aver perduto la terra natale, gli esuli da Rodi Emilio Mele e Piero Foscolo, che hanno raccontato il dramma degli italiani di Grecia costretti a partire senza poter conservare nulla alla fine della guerra. Grande attenzione dei giovani presenti, in particolar modo durante la proiezione di filmati ed immagini d’epoca ritrovati grazie al contributo del Comitato 10 Febbraio di Aversa.

Ad introdurre l’incontro era presente il vicesindaco di Aversa Federica Turco, che ha voluto coinvolgere le scuole cittadine, e che ha avuto accorate parole: “Quella di oggi è una giornata dedicata alla memoria della tragedia delle Foibe e dell’Esodo giuliano, che è sancita anche da una legge dello Stato, che, non a caso, invita le istituzioni, e gli enti formativi in particolare, a promuovere queste occasioni di incontro e di racconto. Noi vogliamo ricordare la tragedia di migliaia di italiani che hanno sofferto proprio per difendere la loro italianità, noi vogliamo che in voi giovani germoglino i semi della consapevolezza e della conoscenza, affinché la nostra storia comune diventi davvero patrimonio condiviso e spirito di appartenenza nazionale e comunitaria”.

In particolare, è stato posto l’accento sul ruolo di Aversa nell’assistenza agli esuli, infatti, per decenni, la città ha ospitato il Campo Profughi Baraccato, nel quale hanno trovato ricovero migliaia di italiani esuli dalla Venezia Giulia, dal Dodecaneso e dall’Africa. Al termine dell’incontro, proprio all’ingresso dell’ex Campo Profughi, è stato deposto dal Vicesindaco Turco un omaggio floreale in memoria degli infoibati e degli esuli.

Tra il pubblico erano presenti delegazioni del Quarto Circolo didattico e Scuola Media “Cimarosa”, con il dirigente scolastico Mario Autore, del Terzo Circolo didattico, dell’Istituto Superiore “Alfonso Gallo”, con la professoressa Laura Cavallo, della scuola media “Parente”, con i professori Martino Santillo e Fedele Menale e le professoresse Maria Mariniello e Maria Romano, è intervenuto inoltre il commissario Luigi Mosca della Polizia Penitenziaria.

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