Aversa, appello del Wwf: “Salviamo il patrimonio arboreo della nostra città”

di Antonio Arduino

Aversa – “Salviamo il verde della nostra città”. Questo l’invito che arriva dal Wwf. E’ da sempre ormai che si assiste inermi ai trattamenti brutali riservati al verde pubblico urbano della città di Aversa. “Purtroppo – scrive Alessandro Gatto, esponente cittadino e regionale dell’associazione – le potature effettuate sul nostro patrimonio arboreo sono affidate ad un personale non qualificato, privo di ogni basilare preparazione che un giardiniere addetto al verde urbano dovrebbe possedere”.

“In una città come Aversa, in cui il traffico auto può diventare insostenibile nelle ore di punta e in un intero territorio in cui gravitano più di trecentomila abitanti, la presenza del verde – ricorda Gatto – diventa un bene prezioso, una fondamentale necessità. Non possiamo più assistere inermi alla potatura selvaggia, o meglio, alla stroncatura del nostro patrimonio arboreo”.

“Non molti giorni fa, sono stati consentiti dei tagli selvaggi ai lecci presenti in Villa Comunale, le cui potature – afferma- sono stata eseguite non seguendo alcun criterio di manutenzione, somigliando più a tagli da alberi da legname che a normali e annuali sfrondature da verde urbano”.

“Denunziamo inoltre – continua – la violenza che le meravigliose Araucarie del Parco Pozzi hanno subito. Le branche principali, ovvero i rami delle povere piante, patrimonio arboreo monumentale di interesse regionale, sono state mozzate, alterando la bella forma che una chioma di una Araucaria deve naturalmente avere oltre ad arrecarle un danno irreversibile”. “Ricordiamo, che in una città come Aversa, il verde – sottolinea – è assolutamente un bene fondamentale perché ci dona ossigeno e purifica l’aria che respiriamo dalle emissioni di anidride carbonica e da altri agenti inquinanti. Per di più, il verde urbano ci protegge dal sole estivo, raffresca l’aria, trattiene insieme al terreno l’umidità, ci offre benessere visivo e il colore verde della clorofilla ci dona relax e ci rende più reattivi e vitali”.

“In un territorio cosi caotico ed inquinato, cresciuto spesso senza una pianificazione sensata, ed in cui aumentano sempre più innumerevoli patologie tumorali, la cura e la protezione del patrimonio botanico cittadino non rappresentano un banale romanticismo, ma – sostiene l’esponente del Wwf – diventano una vitale necessità. Aversa, se vuole aspirare ad essere una città che si rispetti, già con il suo tribunale, le sue università e le sue scuole, deve iniziare da piccole cose quali la cura del suo patrimonio vegetale, offrendo un forte segnale educativo alle nuove generazioni e lasciando esempi di civiltà a tutti i suoi cittadini”.

“Si invita, pertanto, – conclude la nota-  l’amministrazione De Cristofaro a prendere atto di tale istanza, affidando ad un competente consulente agronomo la cura del nostro patrimonio arboreo e vegetale e di vigilare sullo smaltimento del legname ricavato dagli ultimi tagli”.

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