Carinaro – Le rappresentanze sindacali di Fim-Fiom-Uilm Caserta fanno chiarezza sulla vertenza che riguarda il sito della Whirlpool (ex Indesit) di Carinaro, invitando ad evitare speculazioni sui problemi non ancora risolti e sul disagio dei lavoratori.
“Un accordo complesso, quello sottoscritto nel luglio 2015 a seguito dell’ampio mandato ricevuto dai lavoratori. Un accordo costruito ed ottenuto grazie alla lotta delle lavoratrici e dei lavoratori, condiviso con tutti i livelli sindacali e con il Governo”, premettono i sindacati, sottolineando che “questa intesa ha scongiurato la chiusura di Carinaro (decisa dalla multinazionale), prevedendo diverse soluzioni tutte tendenti ad evitare licenziamenti unilaterali e a costruire nuovi percorsi lavorativi, per riqualificare un territorio già fortemente colpito dalla crisi degli ultimi anni. Tale percorso è sostenuto dal ricorso agli ammortizzatori sociali, in questa fase necessari, per accompagnare e realizzare gli impegni industriali presi dalla multinazionale americana”.
Fim-Fiom-Uilm Caserta ribadiscono di “aver sempre garantito, in questi difficili mesi, una attenzione massima che si è articolata nei diversi ed ulteriori ‘incontri di monitoraggio’ in sede locale con la direzione aziendale, avvenuti tra aprile e novembre 2016. Dopo ogni incontro abbiamo coinvolto ed informato tutti i lavoratori, convocando le necessarie assemblee e condividendo, con gli stessi, i punti di avanzamento, i punti di difficoltà e stabilendo le ulteriori e necessarie iniziative per garantire tutti i livelli occupazionali”.
Pur riconoscendo l’importanza degli impegni riconfermati dalla società in tutte le sedi sindacali/istituzionali, i sindacati ora ritengono che “è necessario e non più rinviabile dare seguito concreto agli altri due pezzi dell’accordo che garantiscono una soluzione per tutti i lavoratori: trasferimenti verso lo stabilimento di Napoli e reindustrializzazione del sito di Teverola”.
E’ altrettanto indispensabile per le tre sigle sindacali, a fronte dei ritardi e dei disagi accumulati, “incominciare a costruire (già dall’incontro prossimo del 24 febbraio) un concreto percorso di rotazione tra i lavoratori (quelli già operativi nel sito di Carinaro e quelli ancora in Cigs a zero ore da luglio 2015). I lavoratori di Carinaro hanno fino ad oggi garantito la massima responsabilità”.
Sottoscrivendo l’accordo quadro di luglio 2015, i sindacati fanno sapere di aver “sempre avuto ben presente che le scelte fatte per il territorio e per tutti i lavoratori coinvolti, devono necessariamente trovare contesti generali di affidabilità. Questa affidabilità deve, però, essere reciproca e si difende e si riconferma (la storia produttiva dei Lavoratori ex-Indesit consegna a noi tutti pagine di successo industriale durato per tanti decenni) anche e soprattutto dando risposte ai problemi sollevati dal sindacato”.
Ai lavoratori i sindacati ribadiscono che “ogni elemento di novità derivante dai prossimi incontri sarà discusso nelle successive e prossime assemblee, come sempre è avvenuto”. “Non permetteremo – concludono – che la diffusione improvvisata e strumentale di notizie tendenti a dividere, possa indebolire i lavoratori e vanificare i risultati raggiunti negli accordi che vanno rispettati”.