Il progetto AversArte nasce nell’ anno sociale 2016/17 da una idea dei componenti dell’associazione FareAmbiente del Laboratorio di Aversa con la collaborazione della Consulta Pastorale Universitaria. Si tratta di un progetto che si rivolge a tutta la comunità ed avrà inizio in quello che è il fulcro dell’educazione culturale e non, la scuola.
Il progetto si propone di avviare attività socio-culturali mirate a mettere in luce l’importanza de patrimonio artistico nostrano ponendo particolare attenzione alla valorizzazione ed alla tutela dei beni culturali della città normanna.
Le finalità del progetto si possono articolare in tre elementi:
Elemento storico-artistico, che si propone di mostrare nello specifico monumenti e strutture, con approfondimenti sulle tecniche architettoniche e sulla storia degli stessi;
Elemento civico-culturale, che punta allo sviluppo di coscienza civica nei giovani cittadini, i prossimi che avranno come ruolo la cura del nostro patrimonio;
Elemento gestionale, dando la possibilità di osservare da una prospettiva manageriale l’attuale stato dei monumenti proponendo lo sviluppo di metodologie di gestione che esaltino le potenzialità inespresse dei beni artistici della città.
L’ingegner Dario Autiero – presidente del Laboratorio Fare Ambiente di Aversa – commenta “È importante per la città e per tutta la cittadinanza che la storia, la cultura e l’arte aversana vengano esaltate come meritano. Acquisire consapevolezza delle meraviglie che la nostra città offre è un primo passo verso la rivalorizzazione di una città d’arte ricca come quella di Aversa”.
A coordinare il progetto è Mariapia Napoletano, giovane studentessa appassionata di storia che commenta in questo modo l’iniziativa “è un importante dovere civico e culturale mettersi in prima linea per stimolare curiosità dei ragazzi, che saranno i prossimi ad occuparsi del nostro grandissimo patrimonio culturale. Non è inusuale che proprio le bellezze più vicine siano le più trascurate, ma è necessario combattere questa tendenza con l’informazione e, perché no, una dose di divertimento”.