Sciopero generale per i lavoratori socialmente utili della Campania a partire da giovedì 9 marzo fino a quando non saranno date risposte concrete sul futuro degli stessi lavoratori. A proclamarlo i sindacati di Cgil, Cisl e Uil dopo che l’incontro di ieri, alla Prefettura di Napoli, con i rappresentanti della Regione Campania si è concluso con un nulla di fatto.
Ottenuta la copertura finanziaria per tutto il 2017 dopo le convenzioni siglate, a metà gennaio, dal ministero del Welfare con le Regioni, che consentirà di percepire gli stipendi arretrati di gennaio e febbraio, ora la preoccupazione riguarda il prossimo anno: entro fine 2017, infatti, è previsto lo svuotamento del bacino degli Lsu. Ciò significa che dal 1 gennaio 2018 tutti dovranno essere stabilizzati presso gli Enti in cui operano.
Un obiettivo impossibile per i comuni, sia per le scarse possibilità economiche che per le limitazioni alle assunzioni imposte dal patto di stabilità. Quale soluzione? Un contributo fattivo alle assunzioni da parte del governo? Una deroga al Patto di Stabilità? Di questo si parlerà lunedì mattina, nella sede della Cisl di Napoli, dove è in programma un incontro tra i sindaci degli enti utilizzatori di Lsu, l’assessore regionale al Lavoro, Sonia Palmeri, il governatore Vincenzo De Luca e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali.
Intanto, da giovedì i comuni dovranno fare a meno dell’apporto degli Lsu.