Aversa – Un passo verso la verità. Si è tenuta nella mattinata di mercoledì 1 marzo, al tribunale di Santa Maria Capua Vetere, la prima udienza del processo per la morte del diciottenne aversano Luigi Ciaramella, avvenuta il 31 luglio del 2008 sulla strada Ischitella – Madonna del Pantano e che vede coinvolti due funzionari dell’Enel responsabili per la Provincia di Caserta, due dirigenti provinciali responsabili per la manutenzione e sorveglianza della strada, e il responsabile della ditta appaltatrice della manutenzione stradale.
“E’ stata presentata un’istanza dalla difesa, ex articolo 129 del codice di procedura penale, di proscioglimento di uno degli imputati, in quanto soggetto totalmente estraneo ai fatti. – afferma l’avvocato Davide Alessandro Tirozzi, difensore della famiglia Ciaramella e dell’associazione ‘Mamme Coraggio Vittime della Strada” – Istanza a cui la Procura, congiuntamente alla difesa delle parti civili, si è opposta. Sul punto il giudice si è riservato in merito alla decisione, che verrà sciolta nei prossimi giorni”.
Il magistrato ha aggiornato il processo al 29 marzo, alle 11.30, per l’escussione dei primi testi del pm, e già calendarizzato le future udienze, ipotizzando una possibile conclusione del processo per il giorno 12 luglio prossimo.
“Siamo molto soddisfatti per la scelta delle tempistiche – continua l’avvocato Tirozzi del Foro di Verona – da parte del magistrato, che, fissando, praticamente un’udienza al mese, ha manifestato la volontà di raggiungere in tempi brevi la conclusione del procedimento. La famiglia Ciaramella è soddisfatta perché finalmente inizia a vedere la fine del tunnel di un’odissea che si trascina da oltre 8 anni”.
Leggi anche:
Aversa, omicidio Luigi Ciaramella: il padre alla ricerca della verità
Luigi Ciaramella, rinviati a giudizio cinque funzionari dello Stato