Castel Volturno, investe e uccide un pedone, poi si dà alla fuga. Arrestato 21enne di Mondragone

di Redazione

Mondragone – Nella tarda serata di lunedì, la Polizia Stradale di Caserta ha eseguito il fermo di G.T., 21enne di Mondragone, della zona di Pescopagano, ritenuto responsabile del reato di omicidio stradale con omissione di soccorso, verificatosi lo scorso 14 marzo sul tratto urbano della statale Domiziana nel comune di Castel Volturno, quando veniva investito un 41enne di nazionalità indiana intento ad attraversare la strada.

Le indagini avviate tempestivamente in seguito all’incidente, venivano svolte dal personale del distaccamento Polizia stradale di Cellole e coordinate del sostituto procuratore del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Gerardina Cozzolino, attraverso una complessa e laboriosa ricostruzione dei fatti con raccolta di informazioni ed estrapolazione di filmati delle telecamere installate nei pressi del luogo dell’evento. Infatti, grazie alla visione dalle immagini acquisite, si identificava inizialmente il tipo di autovettura, ossia una Renault Scenic-Megane, di cui tuttavia non risultava visibile la targa d’immatricolazione.

Con l’ausilio del personale del Primo Reparto Volo della Polizia di Stato di Pratica di Mare (Roma) veniva rinvenuta una carcassa di una vettura, incendiata, in uno spiazzo incolto a ridosso di alcune abitazioni del centro abitato di Castel Volturno.

L’autovettura, da ulteriori accertamenti risultava oggetto di furto denunciato al Comando Carabinieri di Castel Volturno proprio lo stesso giorno 14, poco dopo l’investimento del pedone. Ulteriori accertamenti e riscontri presso le banche dati del Ministero dell’Interno consentivano di risalire alle persone che, nelle fasi dell’incidente, viaggiavano a bordo dell’autovettura incriminata, priva di revisione ed assicurazione obbligatoria.

In particolare, il passeggero, amico di infanzia dell’investitore, rintracciato dagli agenti della polizia stradale, forniva tutte le indicazioni utili a ricostruire l’accaduto e le responsabilità penali di G.T., il quale, dopo aver provocato la morte dell’indiano, ha proseguito la corsa e si è dato alla fuga omettendo di soccorrere il malcapitato.

La vittima dell’incidente soggiornava in Italia da oltre quindici anni ed orbitava nella zona di Pescopagano dove, grazie anche al suo carattere mite, si guadagnava da vivere effettuando piccoli lavori di giardinaggio nelle abitazioni della zona oppure, durante la stagione estiva, presso lidi balneari del litorale domizio. Il giovane è stato accompagnato nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

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