Un “bunker” creato all’interno di una villetta, a Cerignola, il cui accesso era nascosto alla vista da poltrone e mobili. Al suo interno, un “tesoretto” di hashish, per circa 40 chili, e materiale elettronico per svariate migliaia di euro, ancora imballato, sulla cui provenienza sono ora in corso accertamenti. E’ quanto scoperto dai carabinieri della compagnia di Cerignola, all’interno di una villetta privata, sottoposta a perquisizione.
I militari, infatti, si erano insospettiti per l’anomala concentrazione di mezzi pesanti presenti in uno spiazzo adiacente; una concentrazione anomala, almeno in casa di un elettricista incensurato. Da un controllo, i mezzi sono risultati tutti rubati: si tratta di due autocompattatori asportati a Lavello e a Gioia del Colle, due furgoni asportati a Cerignola e a Campobasso, tre tir asportati rispettivamente a Termoli Barletta e Cerignola, un semirimorchio rubato a Porto d’Ascoli, una cisterna di proprietà della Società Autostrade, dieci motori di varie marche e tre cabine di tir.
Il valore di tutti i mezzi, tutti con pochi mesi di vita, si aggira intorno al milione e mezzo di euro. A questa cifra, si somma il valore della droga recuperata nel bunker, stimata in oltre 400mila euro. Per il fatto, è stato bloccato il proprietario della villetta, Michele Giordano, di 43 anni, che dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di hashish, ricettazione e riciclaggio di automezzi rubati.
Le indagini ora proseguono per l’identificazione dei complici dell’arrestato, e di tutti quelli che dallo stesso si rifornivano dei pezzi di ricambio per i propri automezzi, alimentando così il fiorentissimo mercato clandestino cerignolano.