Sette persone sono finite in manette all’alba di martedì, a Napoli, con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta. Coinvolto anche il primario dell’ospedale Pascale. Le indagini coordinate dal pool dell’aggiunto D’Avino e dal pm Carrano e Woodcock, svolte dal nucleo di Polizia tributaria del colonnello Giovanni Salerno e dalle Fiamme Gialle hanno evidenziato un’attività illecita svolta dal primario dell’istituto oncologico Pascale, Francesco Izzo, sulle forniture di macchinari per malati di tumore.
In base a quanto scoperto pare che Izzo facesse risultare i macchinari in questione come gli unici “adatti” alla cura dei pazienti, costringendo l’acquisto immediato secondo trattativa privata. Ad aggiudicarsi le gare era una società fornitrice che si avvaleva, per la distribuzione, di una ditta riconducibile alla moglie del primario. Si tratta di un appalto che va dal 2014 e 2015, per un volume di affari di due milioni di euro.
Arrestati ai domiciliari Francesco Izzo primario del reparto di oncologia interna, specializzato nella cura di tumori al fegato, e sua moglie. In base a quanto riferito da fonti locali, i due avrebbero anche gonfiato i costi dei macchinari.
“Sono basito, non è mia abitudine commentare prima che tutto sia stato chiarito – ha detto il segretario dell’Anaao Assomed, associazione medici dirigenti Bruno Zuccarelli – ma le persone chiamate in causa hanno un ruolo determinante nella cura dei migliaia di pazienti. Sono molto preoccupato per l’assistenza nell’Asl Napoli 1 e in particolare per l’andata a regime dell’Ospedale del Mare, che nell’organizzazione regionale dovrà e deve essere caposaldo per l’assistenza sanitaria”.
“Altrettanto centrale è il settore oncologico, che vede il Pascale in un momento di grande rilancio. Spero che al più presto possa chiarirsi tutto”, ha aggiunto Zuccarelli.
Coinvolto negli arresti di martedì anche Elia Abbondante, attualmente direttore generale dell’Asl Napoli 1 Centro, che avrebbe dovuto controllare le procedure di acquisto e i bandi di gara, nella veste del direttore amministrativo del Pascale. In manette anche un dirigente dell’ospedale, imprenditori attivi nel settore delle forniture di prodotti medicali, un informatore scientifico e un commercialista.