La polizia ha eseguito un’operazione antidroga con l’arresto di otto persone di nazionalità cinese. Gli arrestati sono accusati di far parte di un’associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di droghe sintetiche, in particolare di shaboo. I provvedimenti sono stati emessi dal gip di Firenze su richiesta della Dda fiorentina. Perquisizioni e sequestri sono in corso in Toscana, Campania e Abruzzo.
La droga veniva nascosta anche nei giocattoli, e spedita con ‘normali’ corrieri internazionali da Hong Kong all’Italia, la shaboo, una droga sintetica dal costo di circa 250 euro al grammo. Ai vertici dell’organizzazione, decapitata grazie ad un’operazione coordinata dalla Dda di Firenze e condotta dalla squadra mobile di Firenze e dal compartimento Toscana della polizia postale.
Dodici in totale gli indagati, tutti di nazionalità cinese; cinque le misure cautelari in carcere, eseguite nei confronti di soggetti residenti a Prato, Teramo e Nocera (Salerno), mentre tre persone sono finite agli arresti domiciliari.
Tra le accuse, oltre al traffico internazionale di stupefacenti, anche quella di riciclaggio: i proventi dell’attività di spaccio, tutta concentrata nell’ambito della comunità cinese di Prato, venivano infatti rispediti in Cina tramite operazioni di home banking.
Le indagini hanno permesso di scoprire che la shaboo veniva spedita anche in altri paesi, come la Spagna, la Francia, l’Argentina e l’Australia. Secondo le stime degli inquirenti, il traffico avrebbe fruttato circa tre milioni di euro.
Nel corso delle indagini, durate due anni, sono stati sequestrati 5 chili di droga, nascosti in oggetti di uso comune come telefoni, prese multiple elettriche e, appunto, bambole o giochi per bambini. I destinatari delle spedizioni via corriere erano prestanome ignari di ciò che la merce contenesse nascosto.