Fotografarsi in situazioni di pericolo. E’ questa la nuova moda diffusa tra i giovanissimi che vogliono mostrarsi al mondo come piccoli eroi coraggiosi, mettendo a rischio la propria vita. E cosa c’è di più pericoloso se non scattarsi un selfie sui binari del treno?
Gli esperti lo hanno definito il “daredevil selfie”, tradotto come autoscatto temerario. I giovanissimi si dispongono sui binari e attendono l’arrivo del treno. Lo fanno in cambio di piccole somme di denaro come 5 o 10 euro, scommesse o semplicemente per dimostrare ai coetanei di essere coraggiosi.
Gli studiosi hanno evidenziato che si tratta di un fenomeno in aumento, soprattutto in Italia. Ciò che più spaventa non è il volersi fotografare lì dove passano i convogli, ma la vera gara mortale consiste nel resistere più a lungo con il treno alle spalle, rischiando così la propria vita. Le foto, singole o di gruppo, vengono poi postate sui social per potersi nutrire di un elevato numero di like.
“Ci mettiamo sui binari e aspettiamo che il treno arrivi. In fondo, basta stare un minimo attenti e controllare che i binari siano liberi. Perché non provarci”, hanno raccontato alla polizia alcuni minori nel Veneziano dopo che erano stati sorpresi a compiere il folle gioco ed erano stati condotti in questura.
Un macchinista ha lanciato un appello su Facebook: “Ogni sera alla fermata di Tricesimo San Pelagio vedo ragazzi sostare sulle banchine dei binari e spesso quando passa il treno si appostano vicino ai binari facendosi fotografare dagli amici – ha scritto in un post l’uomo che percorre la tratta Udine–Tarvisio – Vorrei chiedere ai genitori di questi ragazzi di istruirli sui pericoli che corrono. In quel punto i treni vanno dai 100 ai 160 km/h e il rischio di essere risucchiati dai vortici d’aria creati è molto grande. Raccomandategli di stare a debita distanza dai binari per evitare tragedie di cui ormai sentiamo parlare ogni giorno”.
I dati raccolti nell’ultimo anno, hanno evidenziato un aumento delle vittime a causa di incidenti ferroviari nel 2016 del 25 per cento, tra cui tantissimi minori che hanno perso la vita mentre tentavano di scattarsi una fotografia, ignari delle tragiche conseguenze a cui andavano incontro.