E’ stato assolto dall’accusa di violenza sessuale un uomo di Torino di 46 anni. La decisione choc del giudice è stata dettata dal fatto che la vittima non ha nè urlato nè opposto resistenza per cui il fatto non sussiste. L’episodio risale al 2011 quando i due erano colleghi presso la Croce Rossa. L’imputato era commissario dei volontari.
Durante il processo pare che le dichiarazioni della vittima non siano state molto chiare. La donna “ha detto basta ma non ha urlato”, avrebbe detto il giudice che ha chiesto alla vittima perché non avesse urlato od opposto resistenza. Lei ha risposto: “Con le persone troppo forti io non… io mi blocco”.
La risposta non sarebbe stata sufficiente. Per il giudice il fatto non sussiste perché “non ha tradito quella emotività che pur doveva suscitare in lei la violazione della sua persona”. Sono queste le motivazioni che hanno portato il tribunale di Torino ad assolvere il 46enne.
La vittima, tra le lacrime, aveva spiegato di non essere stata in grado di reagire. Già da piccola era stata vittima di abusi da parte del padre durante l’infanzia. In più era confusa e poco lucida visto che il fatto risale a 6 anni fa.
I giudici hanno spiegato che la donna “rimane sul vago” e “non riferisce di sensazioni o condotte molto spesso riscontrabili in racconti di abuso sessuale, sensazioni di sporco, test di gravidanza, dolori in qualche parte del corpo”. La donna invece ha affermato di aver provato “disgusto” sulla barella del pronto soccorso dove è avvenuta la violenza, “ma non ha saputo spiegare in cosa consisteva questo malessere”.
Ora la vittima dovrà rispondere delle accuse di calunnia per disposizione del giudice.