Tragedia a Trento, nel modernissimo quartiere delle Albere, dove due bambini sono stati trovati senza vita all’interno di un appartamento all’ultimo piano di un edificio residenziale in via della Costituzione 17. E’ stata la madre dei due piccoli, di 4 e 2 anni, a trovare i corpi dei figlioletti e a dare l’allarme alle forze dell’ordine. Salva la sorellina, che al momento della tragedia non era in casa, stava partecipando a una gita scolastica. I bimbi sarebbe stati colpiti più volte con un oggetto contundente, forse un martello.
Per ore, anche con l’aiuto di un elicottero, si è cercato il padre, ritrovato poche ore dopo cadavere ai piedi di una scarpata. L’ipotesi più accreditata dagli inquirenti è che l’uomo, in un momento di follia, abbia ucciso i bambini e poi si sia suicidato gettandosi da una terrazza panoramica, a Sardegna, appena fuori città. La sua auto, un Suv Volvo, era stata ritrovata parcheggiata nei pressi della balconata in una zona di montagna. Avrebbe scavalcato la ringhiera e si sarebbe buttato di sotto.
L’uomo, Gabriele Sorrentino, lavorava a Trento come operatore finanziario; la moglie Sara è una veterinaria. In passato Sorrentino è stato carabiniere in servizio a Riva del Garda e, prima del congedo, aveva anche seguito un corso per elicotterista a Bolzano.
Il primo a riportare la notizia del dramma è stato il sito del quotidiano “Trentino” . Per ore, la polizia e il magistrato di turno della procura di Trento hanno ascoltato la drammatica testimonianza della donna. Secondo alcuni, la madre avrebbe riferito che questa mattina la coppia avrebbe dovuto firmare il rogito per l’acquisto di un appartamento. Lei ad un certo punto sarebbe uscita ed avrebbe lasciato il marito a casa con due dei tre figli. Quando è rientrata, ha scoperto che i bimbi erano stati uccisi e del marito nessuna traccia. Subito ha lanciato l’allarme. I sospetti si sono concentrati sull’uomo e, alla base della sua follia, sempre secondo le prime ipotesi, potrebbero esserci stati problemi economici legati all’acquisto della nuova casa.
“Il padre dei due bimbi mi aveva detto pochi giorni fa che stava per firmare il rogito per l’acquisto della casa”, racconta un vicino di casa. “Non avrei mai pensato che Gabriele avrebbe potuto fare una cosa del genere, sembravano la famiglia del Mulino Bianco”, aggiunge. “Qualche volta ci si incontrava sulla strada e lui sembrava una bellissima persona, una persona che adorava i suoi bambini”.