Via del Campo: la “strada discarica” tra Aversa e Gricignano

di Antonio Arduino

Aversa – 740 metri di lunghezza, 13 metri di larghezza, con delibera del 13 febbraio 1877 – come riportato dallo stradario di Aversa – è di proprietà comunale. Parliamo di via Del Campo, una strada campestre al confine con Gricignano, nelle vicinanze dell’istituto tecnico commerciale “Gallo”. Una strada dimenticata, venuta alla ribalta a seguito di una incursione dell’inviato di “Striscia la Notizia”, Luca Abete, che ha mostrato la presenza su quell’arteria di una cinquantina di “big bag”, sacchi bianchi giganti preparati da Campania Ambiente prelevando e selezionando i rifiuti abbandonati nella zona, lasciati poi a terra per essere trasportati, da personale incaricato dal comune di competenza, in aziende capaci di trasformare i rifiuti selezionati in materiale utile.

La lunga presenza dei sacchi aveva richiamato l’attenzione di Abete. Subito dopo i sacchi sono stati rimossi, ma l’amministrazione ha affermato che aveva già previsto l’intervento, mettendo in luce una strada di cui, probabilmente, si era persa la memoria ma che potrebbe tornare utilissima se l’amministrazione comunale decidesse di recuperarla. Perché rappresenterebbe una vera e propria bretella per il traffico veicolare che insiste su una zona che dopo circa 150 anni dall’acquisizione dell’arteria è diventata un punto nodale per il traffico veicolare grazie alla presenza di due uscite della superstrada Nola-Villa Literno, di due istituti scolastici da mille e passa studenti che raggiungono le scuole con decine di autovetture, moto, motorini e bus, la nascita di decine di parchi residenziali, di attività commerciali e della poco distante stazione ferroviaria.

Un afflusso di autoveicoli che manda quotidianamente, più volte, il traffico in tilt, in particolare quello diretto o proveniente dal lato di Aversa Nord confinante con Teverola che la bretella, realizzabile recuperando via del Campo, permetterebbe di raggiungere. Partendo dall’incrocio con Gricignano nel giro di pochi minuti, saltando tutto il percorso oggi obbligato, vale a dire via Vitale, via dell’Archeologia, via Obbligatoria, viale della Libertà si raggiungerebbero viale della Libertà e via Saporito, in pratica Aversa Nord.

Senza contare che recuperando l’arteria alla viabilità ordinaria se ne cancellerebbe anche l’uso a cui oggi è adibita, vale a dire quello di discarica a cielo aperto in cui è possibile trovare ogni tipologia di rifiuto, dall’umido, ai rifiuti industriali, al materiale di risulta e persino rifiuti speciali come l’amianto.

Rifiuti che hanno trasformato la strada in una bomba ecologica di cui nessuno sembra rendersi conto, nemmeno gli agricoltori che coltivano i campi circostanti vendendo frutta e verdure che poi arrivano sulle nostre tavole.

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