Sud 4.0, la nuova rivoluzione industriale parte dal Mezzogiorno

di Redazione

Napoli – La nuova rivoluzione industriale parte dal Mezzogiorno. E’ da questa base che ha preso il via “Sud 4.0: Dalla terza rivoluzione industriale verso l’Industria 4.0”, nell’aula magna del Centro Congressi dell’Università Federico II di Napoli.

Quattro gli aspetti che muovono questa trasformazione industriale: formazione, impresa, territorio, finanziamento. Quattro dimensioni che devono viaggiare di pari passo perché’ lo sviluppo sia reale ed impattante. A renderlo chiaro la presenza in sala di attori del mondo bancario, delle istituzioni, dell’università, delle imprese. A queste si aggiunge la parola consapevolezza, più volte sottolineata anche dai relatori di Unicredit che si sono alternati al tavolo di discussione.

Quello di oggi è “un momento di confronto. Presentiamo la lettura – dice Elena Goitini, direttore regionale Sud di UniCredit – di un percorso che inizia oggi e che ha l’obiettivo di mettere attorno al tavolo una molteplicità di attori su quattro dimensioni. Ci proponiamo di riposizionarci, a partire da noi come banca, in un momento di grande trasformazione come questo”.

Tra i relatori più attesi il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia: “Dobbiamo cominciare a costruire una stagione di reazione nel Paese. Abbiamo una inversione di tendenza, ma lungi da definirla ripresa, perché abbiamo perso circa dieci punti di Pil e ne abbiamo recuperato uno e dunque siamo circa nove punti indietro rispetto al 2008. Ovviamente le regioni del Mezzogiorno ne hanno risentito di più e quindi è necessario riproporre a livello nazionale la questione che noi abbiamo definito industria. Ripartire dal Mezzogiorno in un momento delicato come questo è una sfida importante per il Paese”.

Fondamentale per lo sviluppo anche il ruolo delle istituzioni. A rappresentarle l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Campania Amedeo Lepore, il quale spiega che “abbiamo la possibilità di fare un passo avanti nell’industria 4.0. Le istituzioni devono dare la spinta per favorire le imprese. Per questo noi siamo stati i primi in Italia a scrivere una legge che favorisca l’industria 4.0, anticipando anche i provvedimenti del governo nazionale. Una legge che si muove sui fattori di sviluppo”.

Presente anche Loredana Capone, assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia. Portando l’esperienza della sua regione la Capone ha portato l’esperienza unica di un hub per favorire lo sviluppo 4.0 delle aziende. “Industria 4.0 è limitante. Manifattura 4.0 rende più chiara la possibilità per tutti i settori. Per questo in Puglia – dice Capone – abbiamo deciso di focalizzarci sugli obiettivi finali, ovvero competere nel mondo e quindi fare alleanze con imprese di altre nazioni”.

Ai lavori sono intervenuti, tra gli altri, Gaetano Manfredi, rettore dell’università Federico II di Napoli, Antonio Ferraioli, amministratore delegato di la Doria Spa, Riccardo Masoero, Business Strategy, Industry Advisory & Customer Intelligence di UniCredit.

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