Ambito Sociale C3, 14 Comuni casertani si oppongono al commissariamento

di Redazione

14 Comuni hanno deciso di opporsi al commissariamento prospettato dalla regione Campania dell’Ambito sociale C03, questa decisione è stata assunta durante la seduta del Comitato Istituzionale del 13 marzo ultimo scorso. Infatti è stata approvata un’apposita deliberazione che sarà inviata anche al Prefetto di Caserta.

La delibera descrive tutte le difficoltà intercorse nei rapporti con le nuove amministrazioni di Sessa e Cellole, da parte dei rappresentanti degli altri 14 comuni dell’Ambito. Le nuove amministrazioni di Sessa e Cellole reclamando la necessità di approfondire tutta la normativa disciplinante la materia delle Politiche Sociali, hanno chiesto e ottenuto il differimento di diverse sedute del Coordinamento Istituzionale, salvo poi non fornire all’Ambito gli atti previsti dalla legge.

I rappresentanti dei Comuni di Sessa Aurunca e Cellole non hanno partecipato (e tuttora non partecipano) agli incontri istituzionali, manifestando una totale indifferenza rispetto ad ogni sollecitazione proveniente dall’Ambito. I Sindaci degli altri 14 Comuni, insieme al Direttore Generale dell’Asl di Caserta, hanno in ogni caso garantito l’approvazione del piano di zona. In seguito al confronto avviato con gli uffici regionali, il comune capofila ha preso atto dell’orientamento della regione di applicare il potere sostitutivo nei confronti di tutti i comuni aderenti all’Ambito ed ha immediatamente convocato un incontro con tutti gli altri Sindaci dell’Ambito per condividere le azioni tese a contrastare un eventuale provvedimento di commissariamento.

Un simile provvedimento è ritenuto ingiusto in quanto, tutti gli altri comuni hanno correttamente assicurato tutte le procedure e gli atti previsti dalla legge. Con questo provvedimento si intende sollecitare l’Amministrazione della Campania: 1) a prendere atto che gli Ambiti territoriali associati con la forma della convenzione non hanno poteri d’intervento nei confronti degli Enti locali associati inadempienti agli obblighi di legge; 2) che l’Ambito C03 non è un Ente locale e quindi non può essere considerato inadempiente; 3) che il Coordinamento Istituzionale dell’Ambito C03 non può essere giuridicamente considerato inadempiente, visto che ha regolarmente svolto tutte le attività di competenza; 4) che i Comuni di Caianello, Conca della Campania, Francolise, Galluccio, Marzano Appio, Mignano Montelungo, Pietravairano, Presenzano, Roccamonfina, Rocca d’Evandro, San Pietro Infine, Tora e Piccilli e Vairano Patenora non possono essere giuridicamente considerati Enti locali inadempienti, visto che hanno regolarmente svolto le attività di competenza previste dalla legge; 5) a prendere atto chi i Comuni di Cellole e Sessa Aurunca debbano essere giuridicamente considerati Enti locali inadempienti, visto che non hanno svolto le attività di competenza previste dalla legge; 6) limitare l’esercizio del potere sostitutivo ai soli Enti locali inadempienti di Cellole e Sessa Aurunca; 7) prevedere che i costi del commissariamento siano addebitati esclusivamente ai due comuni inadempienti che si stanno rendendo responsabili dell’interruzione dell’erogazione dei servizi essenziali ai cittadini bisognosi dell’Ambito.

Per scongiurare inoltre l’interruzione dei servizi essenziali ai cittadini bisognosi anziani e disabili, le amministrazioni dei Comuni di Teano, Caianello, Conca della Campania, Francolise, Galluccio, Marzano Appio, Mignano Montelungo, Pietravairano, Presenzano, Roccamonfina, Rocca d’Evandro, San Pietro Infine, Tora e Piccilli e Vairano Patenora, fanno un chiaro appello al Prefetto e all’Amministrazione regionale affinché si facciano promotori della convocazione di un tavolo istituzionale in quanto “le amministrazioni di Sessa Aurunca e Cellole continuano a disertare le sedute del Comitato Istituzionale ignorando completamente le dinamiche interne all’Ambito sociale”.

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