Aversa – Non ci sarebbe alcuna “dichiarazione di guerra” dell’assessore al Bilancio, Francesca Sagliocco, nei confronti del presidente della Commissione Bilancio nella nota trasmessa al presidente Renato Oliva e ai componenti della stessa commissione in relazione a quanto avvenuto nella seduta del 23 febbraio che l’avrebbe vista assente e che ha dato spazio ad illazioni sulla tenuta dell’attuale composizione della giunta, ma un semplice distinguo ritenuto doveroso per ragioni di etica politica.
“Leggere nel verbale che la sottoscritta, benché invitata a partecipare, sarebbe stata assente alla seduta non poteva lasciarmi indifferente. – commenta Francesca Sagliocco – Ricordando che gli assessori non sono tenuti a presenziare alle sedute delle commissioni inerenti le loro deleghe per non distoglierli dagli impegni istituzionali e dai compiti inerenti le loro competenze, per i quali tra l’altro percepiscono una indennità, ma vi partecipano se invitati a farlo, nel caso in oggetto devo ricordare che l’invito mi era stato fatto ed ero pronta a partecipare ma, come ho scritto nella nota, pochi minuti prima dell’inizio della seduta il presidente della commissione mi ha informato che la convocazione era stata fatta per pura formalità e che la mia presenza non era necessaria”.
“Di conseguenza – continua – mi sono trattenuta nel mio ufficio per portare a compimento il lavoro a cui ero dedicata, informando il presidente di essere a disposizione se avesse ritenuto necessario interpellarmi in qualsiasi momento della seduta. Considerando che la mia assenza era stata prodotta dalla non necessità della presenza comunicatami dal presidente della commissione e che questa affermazione era stata fatta anche in passato, nelle sporadiche occasioni in cui ero stata convocata, ho deciso di presenziare a tutte le sedute della commissione”.
Una scelta finalizzata, forse, a non dare spazio a ipotesi di discordia tra i componenti dei partiti e movimenti che costituiscono l’amministrazione De Cristofaro. Naturalmente se, come scrive l’assessore nella nota trasmessa a tutti i componenti della commissione, la convocazione ufficiale non avviene o avviene dopo che la seduta si è tenuta o poche ore prima, creando le premesse affinché lo stesso assessore non possa partecipare, appare possibile una volontà di escludere dalle decisioni politiche un componente ‘scomodo’ della giunta comunale, scelto direttamente dal sindaco e non da partiti e movimenti della coalizione. Un’ipotesi sulla quale sarebbe opportuno fare chiarezza da parte del primo cittadino.