Aversa – «La montagna ha partorito il topolino». A nove mesi dalle elezioni amministrative dello scorso giugno, il capogruppo consiliare del Pd Marco Villano, che aveva sfidato il sindaco Enrico De Cristofaro al ballottaggio, fa il punto della situazione nell’ottica, ovviamente, dell’opposizione.
«Sono trascorsi – ha dichiarato l’ingegnere aversano – nove mesi dall’inizio dell’era de Cristofaro e nulla è cambiato. Del cambiamento tanto annunziato non vi è traccia. Sempre gli stessi uomini al comando sempre gli stessi problemi per i cittadini sempre le stesse discussioni per le poltrone».
Villano passa, poi, ad un confronto tra i predecessori e l’attuale primo cittadino e afferma: «De Cristofaro è solo la brutta copia dei sindaci che lo hanno preceduto (e anche sostenuto). Ciaramella era un gran mediatore e uomo del popolo. Sagliocco era l’uomo solo al comando con coraggio e determinazione. Lui prova a mediare ma non avendone la forza. È sintomatico che i rappresentanti di questi due ex sindaci siano quelli più insofferenti in sennò alla maggioranza (l’ex vice sindaco Nicola De Chiara. I consiglieri comunali Mario Tozzi e Isidoro Orabona per Ciaramella e tutto il gruppo consiliare di Noi Aversani per quanto riguarda Sagliocco). Per non parlare dei tentativi del sindaco che prova a fare politica cercando una collocazione. Ora vicino alle posizioni della famiglia Zinzi poi a quelle dei Cesaro poi a quelle di qualche corsaro del Partito Democratico…un elefante in una cristalleria».
«Qualcuno – continua l’esponente democratico – potrebbe dire che sono il meno adatto a dare giudizi su questa amministrazione anche se sto e stiamo interpretando il ruolo di opposizione propositiva (circa 9 consigli comunali sono stati convocati grazie a noi e il presidente Bisceglia ha dovuto fare un consiglio solo su mozioni e interrogazioni per smaltire le nostre tante proposte dalla Texas ai parcheggi alla Maddalena al futuro dello sport), ma il malessere dei consiglieri che hanno vissuto le altre stagioni politiche abilita il mio giudizio. Spero che, nell’interesse della città, il sindaco la smetta di dispensare bacetti e inizi a lavorare per la città noi siamo pronti a dare una mano perché in questa città abbiamo deciso di vivere e vogliamo che sia una città migliore per i nostri figli».
«Ultimo consiglio al sindaco: la smetta – conclude Villano – di provare a fare campagna acquisti tra i consiglieri di minoranza. Noi, quando abbiamo dovuto votare provvedimenti proposti dai vari assessori, lo abbiamo fatto perché vogliamo davvero migliorare questa città. È un obbligo nei confronti dei nostri elettori che, ricordo al sindaco, sono più della metà dei cittadini aversani».