Comune di Aversa contro Comune di Carinaro. Potrebbe essere spiegata con queste poche parole la vicenda ce vede il comune normanno e il suo vicino protagonisti di una vicenda che, in verità, è molto più intricata di quanto sembra e non può certamente essere derubricata a dispettucci tra due comuni confinanti che hanno sempre avuto buoni rapporti.
Con il passaggio dei beni demaniali inutilizzati ai comuni nei cui territori ricadono, il comune di Aversa si è visto assegnare la proprietà di due aree che, pur essendo territorialmente aversane, sono da tempo immemorabile utilizzate dai carinaresi. Si tratta della villa comunale di Carinaro e dell’attiguo suolo sul quale si tiene la fiera settimanale del sabato. Due suoli che, anche fisicamente sono più vicini al centro di Carinaro, ubicati dopo un ponte ferroviario che tutti ritengono tracci il confine di fatto tra i due centri.
Nell’ambito di un accordo per continuare ad utilizzare l’area della fiera settimanale, l’ufficio tecnico del comune di Carinaro avrebbe chiesto al comune di Aversa i costi per continuare a tenere il mercato del sabato. Il dirigente aversano del settore, il comandante della Polizia municipale Stefano Guarino, si sarebbe, quindi, rivolto alla concessionaria del servizio di riscossione della tassa di occupazione di suolo pubblico che, effettuato i dovuti calcoli, avrebbe quantificato il costo in cinquemila euro per ogni giornata di occupazione del suolo in questione.
Una somma ritenuta insostenibile dall’amministrazione comunale di Carinaro, capeggiata dalla sindaca Annamaria Dell’Aprovitola alla quale non è rimasto altro che decidere di trasferire la fiera in un’altra zona, causando una rivolta tra i carinaresi e le forze di opposizione. In particolare, l’ex sindaco Mario Masi ha chiesto che si convochi al più presto una conferenza dei servizi tra i due comuni per verificare la possibilità di tracciare un iter che consenta al Comune di Carinaro di continuare ad usufruire di quell’area in maniera gratuita.
La vicenda del suolo della fiera ha, però, portato alla ribalta anche quella dell’attigua villa comunale di Carinaro. Dall’ufficio tecnico di quest’ultimo Ente, da quanto è dato sapere, sarebbe stato comunicato agli uffici di Aversa che non sarebbero stati più disponibili a curare e manutenere la villa comunale comportando spese che portavano migliorie ad un terreno che non rientra nel territorio di Carinaro.
Insomma, una diatriba nata per una gestione meramente tecnico-burocratica della vicenda che potrebbe, però, risolversi se ad affrontarla saranno le amministrazioni, gli esponenti politici, anche se Aversa, in questo momento, sta vivendo, a livello politico, una situazione particolare.
Da registrare, sempre in merito alla vicenda, una richiesta di consiglio comunale aperto da parte del gruppo consiliare di minoranza “Uniti per Cambiare”, guidato dal capogruppo Giuseppe Barbato che di recente ha promosso una petizione popolare (come mostrano le foto). “Molti sono i cittadini e soprattutto i commercianti – affermano i consiglieri di opposizione– che sono in stato di agitazione per lo spettro non solo del possibile spostamento della fiera settimanale ma della pertinenza dei beni fino a qualche mese fa gestiti da Carinaro. Se il tutto corrispondesse al vero, in un batter d’occhio la cittadinanza verrebbe privata di una parte di territorio che è pur vero che fa parte del comune normanno ma che da sempre è considerato carinarese”.