Cesa – In una nota stampa, il Movimento 5 Stelle di Cesa, capeggiato dai capigruppo Amelia Bortone e Raffaele Bencivenga, esprime tutto il suo disappunto circa il rischio di speculazione umana legato al fenomeno migranti nel paese atellano.
Riceviamo e pubblichiamo:
“Nella giornata di sabato 4 marzo siamo stati contattati, unitamente al Gruppo di opposizione ‘Cesa C’è’, dal sindaco Guida e dal vicesindaco De Angelis, per discutere della questione migranti a Cesa.
Il sindaco ci informava che, lo scorso venerdì, avrebbe ricevuto una telefonata dal vicecomandante dei carabinieri di Cesa a sua volta informato dalla Questura di Caserta, dell’arrivo di circa 20 migranti, giunti direttamente da Agrigento, ed ospitati in un centro di accoglienza allestito a Cesa in una abitazione sita in via Parroco della Gala.
Nessun dubbio sullo spirito di solidarietà umana, vicinanza ed accoglienza da parte del popolo cesano nei confronti di persone che fuggono da situazioni di guerra e/o estrema povertà. La nostra posizione al riguardo, è quella di contrastare chi tenta la “speculazione umana” costituendo cooperative che hanno come unico scopo il lucro in questo ambito, onde evitare il rischio di ritrovarci con un numero incontrollato di persone provenienti da nazioni disastrate senza i dovuti controlli e rispetto dell’umana dignità.
Nutriamo forti perplessità sullo sviluppo dell’intera vicenda, e ci chiediamo: potevano il Sindaco ed i preposti uffici comunali non essere a conoscenza di quanto stava accadendo? Qual è la cooperativa che gestisce il “centro di accoglienza”? La struttura è adeguata e rispetta tutti gli standard previsti per essere adibita a centro di accoglienza? I competenti uffici comunali hanno effettuato gli accertamenti del caso? Sono stati valutati gli eventuali rischi sanitari e di ordine pubblico che potrebbero insorgere? Quanti migranti arriveranno a Cesa oltre quelli già giunti?
Abbiamo fatto richiesta al Comune di Cesa, alla Prefettura di Caserta ed al Questore di avere accesso a tutti gli atti autorizzativi e tecnici che hanno consentito l’apertura del centro di accoglienza e la sua posizione logistica nel Comune di Cesa.
E’ nostra ferma intenzione, inoltre, conoscere, con urgenza, le azioni che le forze deputate alla tutela dell’ordine pubblico metteranno in campo al fine di monitorare tale situazione nell’ interesse e tutela sia della Comunità Cesana che degli ospiti.
Trattandosi di una questione estremamente delicata, che coinvolge l’intera popolazione generando forti preoccupazioni, chiediamo che venga indetto un Consiglio Comunale aperto affinché tutti i cittadini di Cesa possano esprimere la propria opinione e ricevere una adeguata e corretta informazione su quanto accade nel seno della propria piccola comunità”.