Gricignano – “Le dichiarazioni della senatrice del Movimento 5 Stelle, Vilma Moronese, sulla vicenda Ecotransider di Gricignano, di cui finora la parlamentare non si era mai occupata, denunciano una conoscenza a dir poco scarsa della problematica per come si è venuta sviluppata in questi mesi, ma è del tutto in linea con le campagne di strumentalizzazione che stanno caratterizzando il M5S, in questa fase pre-elettorale e che, con gli interessi e i bisogni reali dei cittadini, non hanno nulla a che vedere”.
A lanciare l’accusa, in una nota, il consorzio Asi di Caserta, presieduto da Raffaella Pignetti che precisa: “Il Consorzio Asi Caserta, tra tutti gli enti interessati-Comuni, Provincia e Regione – è stato l’unico ad avere adottato un provvedimento definitivo: la revoca dell’assegnazione del suolo che ha difeso prima davanti al Tar e poi al Consiglio di Stato, i quali hanno entrambi respinto il ricorso presentato dalla ditta. Solo per effetto di quella revoca, oggi, Ecotransider è ancora impossibilitata a esercitare legittimamente la sua attività, in quanto priva del presupposto fondamentale: il suolo per l’insediamento”.
“Il provvedimento di revoca – continua l’Asi – è intervenuto sulla scorta di questioni puramente amministrative (inadempienze rispetto agli obblighi sanciti nell’atto di convenzione) non avendo il Consorzio alcuna competenza in materia ambientale che, invece, è di esclusiva pertinenza dell’Arpac e della Regione Campania. Quest’ultima in particolare, in data 13 gennaio 2017, ha avviato il procedimento di revoca dell’autorizzazione ambientale che doveva concludersi entro 20 giorni. La riunione del 21 febbraio scorso è stata convocata dal gip e non si è svolta presso la Regione, ma presso il Tribunale di Napoli, negli uffici della Presidenza della Sezione Gip, davanti al presidente Bruno D’Urso. Nel corso della riunione, il presidente D’Urso ha dato atto, sulla scorta della documentazione fornita dall’Arpac, dell’attuale conformità dell’impianto della Ecotransider alle norme di tutela dell’ambiente. Ha chiesto, quindi, al Consorzio Asi di valutare seriamente l’attivazione di un nuovo rapporto con la ditta o l’adozione di provvedimenti di autotutela, volti alla invalidazione degli atti di revoca precedentemente assunti, con relativa eventuale rateizzazione dei debiti pregressi. In riscontro a tale richiesta, il Consorzio Asi ha dichiarato la impossibilità di procedere ad una eventuale valutazione di un nuovo rapporto se non previo saldo di tutti i debiti pregressi nascenti dalla convenzione del 2011”.
“Ciò chiarito e premesso – sottolinea l’Asi – appare del tutto evidente che la posizione del consorzio rispetto all’eventuale ripresa delle attività di Ecotransider, per i compiti e i poteri ad esso attribuiti dalla legge, resta circoscritta in ambito esclusivamente amministrativo di conformità urbanistica. Tutte le valutazioni e le autorizzazioni di carattere ambientale, che sono la premessa indispensabile allo svolgimento delle attività, restano di esclusiva competenza della Regione Campania e dell’Arpac, e delle quali il Consorzio Asi può solo prendere atto”.