Il senatore Lucio Romano è stato ospite a SkyTg24 per discutere su Dj Fabo, fine vita e legge alla Camera. “La vita, ancor più se gravemente fragile e sofferente, merita rispetto e conforto, fino al momento estremo e anche oltre”, ha detto il politico aversano, sottolineando: “Non si strumentalizzi la scelta di DjFabo, nella sua umana drammaticità, per evocare una legge a favore dell’eutanasia”.
“Nessuna legge, per quanto puntuale sia – ha continuato Romano – potrebbe dare una risposta compiuta e chiara in situazioni sempre singolari e laceranti che meritano profonda attenzione. È bene anche fare chiarezza sui temi che vengono in rilievo quando si parla del fine vita. Che non si faccia confusione tra eutanasia, suicidio assistito e omicidio del consenziente. L’eutanasia, sotto il profilo giuridico, non è il rifiuto delle cure operato da un paziente competente né è la rinuncia all’accanimento clinico”.
“Si evidenzi – ha concluso – l’irriducibile relazione di alleanza di cura tra operatore sanitario e paziente, contraddistinta dalla fiducia di una persona segnata dalla sofferenza, che si affida alla coscienza del sanitario per essere assistito e curato. Si sottolinei l’importanza delle cure palliative e della terapia del dolore. Si distingua tra sedazione continua profonda ed eutanasia, tra Dichiarazioni Anticipate di Trattamento (Dat) e disposizioni anticipate di trattamento o testamento biologico. Si evidenzi l’importanza della pianificazione condivisa delle cure”.