Vitalizi, da 5 a 10mila euro al mese: ecco gli ex parlamentari “paperoni”

di Redazione

Dagli oltre 10mila euro al mese di Publio Fiori, che è stato vicepresidente della Camera, ai quasi 7mila dell’ex Guardasigilli Clemente Mastella: sono i “paperoni del vitalizio” che, a fronte di anni passati in Parlamento e quindi di contributi regolarmente versati, percepiscono mensilmente assegni cospicui. “Non è solo questione di casta e privilegi. Il vitalizio – sottolineano – è stato introdotto a tutela dell’autonomia dei parlamentari”.

Come rivela Il Corriere della Sera, in testa ai paperoni del vitalizio c’è Publio Fiori, ex dc che è stato in Parlamento per 35 anni e percepisce 10.131,67 euro al mese. A seguire l’ex ministro e leader Udeur Clemente Mastella, con un assegno di 6.939,81 euro al mese. “Ho pagato molti contributi perché non dovrei prendere il vitalizio”, ha sottolineato a più riprese l’ex Guardasigilli. Medaglia di bronzo per l’ex presidente del Consiglio Ciriaco De Mita (5.862 euro).

Peppino Calderisi, ex radicale poi passato ai partiti di centrodestra, percepisce un assegno di 5.459 euro. E, ora che l’Ufficio di presidenza della Camera ha dato un primo via libera al contributo di solidarietà per tre anni a partire dal 1 maggio per chi percepisce vitalizi superiori ai 70mila euro lordi, è pronto ad adeguarsi. Tuttavia Calderisi ritiene che il “combinato disposto della nuova tassa e di quelle preesistenti produca un effetto iniquo”. Dal 2012 anche per i parlamentari vale il sistema pensionistico contributivo.

Nella parte alta della classifica figurano poi i tre ex segretari dei Ds: Walter Veltroni (5.504 euro), Piero Fassino (5.256 euro) e Massimo D’Alema (5.223 euro). Nella lunga lista degli assegni corrisposti a ex parlamentari, non passa inosservato quello dell’ex magistrato Ferdinando Imposimato: 15 anni tra Senato e Camera nel Pci come indipendente di sinistra per un vitalizio di 4.580 euro.

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