Tanti palloncini bianchi e uno striscione: “Il ricordo unisce ciò che la vita ha diviso, Ciao Debora”. Un silenzioso corteo di giovani, mercoledì mattina, ha partecipato alle esequie di Debora Menale, la 25enne di Gricignano rimasta vittima di un incidente stradale all’alba di domenica, dopo essere uscita da una discoteca di Sant’Antimo (leggi qui).
Il corteo, organizzato dagli amici della ragazza, è partito da via della Libertà, all’altezza del supermercato Decò, a Gricignano, non lontano dall’abitazione, in via Verga, fino al cimitero della confinante Cesa. Qui, in un’ala del sacro luogo, dopo essere giunta la salma dal Policlinico di Napoli, dove martedì pomeriggio era stata eseguita l’autopsia, si è tenuta una cerimonia religiosa funebre secondo il rito dei seguaci dei Testimoni di Geova, religione professata dalla famiglia.
Intanto, sul luogo dell’incidente, sopralluogo del consulente tecnico, un ingegnere, nominato dai magistrati per accertare la dinamica del tragico episodio. Lì dove il conducente di una Fiat Bravo che ha investito la giovane, un 27enne di Giugliano, non si è fermato per soccorrerla e solo successivamente si è presentato ai carabinieri per poi essere denunciato a piede libero. Si attendono anche i risultati dell’esame autoptico per i quali sia l’anatomopatologo che il medico tossicologo nominati dalla procura di Napoli Nord, che coordina le indagini, si sono riservati 70 giorni.