“Il dramma vissuto da Dj Fabo ha riacceso un faro su un universo di persone fiaccate dalla sofferenza più atroce. Sofferenza acuita, se possibile, da un vuoto normativo che offende la dignità e la libertà della persona.
Ho atteso un giorno, perché convinto che una vicenda così straziante, meritasse, prima di tutto, un silenzioso rispetto. Oggi, però, non posso fare a meno di chiedermi su quali temi la Politica dovrebbe riflettere, dibattere e, soprattutto ascoltare, se non su quelli che interrogano le coscienze nel profondo e mettono alla prova il nostro più intimo senso di umanità e compassione.
Mi chiedo, dunque, quale sia la posizione dei nostri parlamentari locali su una materia così delicata e, proprio per questo, così importante rispetto alla tutela dei diritti di civiltà in questo Paese.
Gli eletti al Parlamento nazionale dovrebbero essere i primi avamposti di sensibilità e di ascolto della propria gente, per meglio promuovere e difendere scelte legislative che poi avranno conseguenze concrete nella vita di ciascuno e nella sfera dei suoi diritti personalissimi.
Mi rendo conto che le condizioni del vivere e del morire siano argomenti complessi, da affrontare con grandissima attenzione, ma possibile che, dal nostro territorio, ci si possa attendere interventi politici solo per animare la polemicuccia del giorno o per assicurarsi qualche minuto di visibilità?
Possibile non ci sia quasi mai, soprattutto dinanzi a vicende così divisive, un sussulto di vivacità intellettuale e di iniziativa pubblica dei nostri rappresentanti che sappia orientare e ispirare il dibattito nazionale?
Vorrei sapere, da cittadino, le posizioni che hanno e che intendono sostenere i miei parlamentari, soprattutto e prima di tutto quando sono in gioco i diritti fondamentali della persona. Dunque, perché i nostri parlamentari non si impegnano, intanto, ad aprire una fase di ascolto e di confronto?
Lo propongo ben sapendo che abbiamo la fortuna di essere rappresentati anche da persone di riconosciuta levatura scientifica e culturale, oltreché di rara sensibilità, che potrebbero garantire un approccio non ideologico e un dibattito serio, sereno, aperto.
Non c’è campagna elettorale in corso. Non ci sono voti in ballo né consenso a buon mercato da raccattare. C’è solo da restituire senso e credibilità alla Politica come servizio. Si resta in fiduciosa attesa che i parlamentari locali battano un colpo”.
Avvocato Luigi Massa – presidente associazione “Lab. Pop. – Laboratorio Popolare”