Napoli – Ricordando Federico Bisceglia. Una giornata di studio sui reati ambientali, partendo dall’esempio del magistrato autore di numerose inchieste sulla “Terra dei fuochi” morto due anni fa in un tragico incidente stradale. L’iniziativa, promossa dall’Università degli studi di Napoli “Parthenope” e dal consorzio nazionale dei rifiuti dei beni a base di polietilene Polieco, si è svolta giovedì 23 marzo, dalle 9.30 alle 17.30, a Napoli, a Palazzo Pacanowsky.
“La nuova tutela penale dell’ambiente tra prevenzione, accertamento e oneri risarcitori-ripristinatori”: questo il nome della giornata, suddivisa in una prima sessione dal titolo “Dal disastro ‘innominato’ all’inquinamento e disastro ambientale” e in una seconda dal titolo “Reati ambientali e problematiche processuali”.
Ad aprire i lavori i saluti del rettore e del coordinatore del corso di studi in Giurisprudenza della Parthenope, Alberto Carotenuto e Marco Esposito, il presidente del Consiglio dell’ordine degli avvocati di Napoli Armando Rossi, il vicesindaco di Napoli Raffaele Del Giudice e il direttore del Polieco Claudia Salvestrini.
La prima sessione, coordinata dal docente della Parthenope Alberto De Vita, ha visto le relazioni di Domenico Airoma, procuratore aggiunto del Tribunale Napoli nord; Mauro Catenacci, docente dell’università Roma Tre; Alessandro Milita, sostituto procuratore di Santa Maria Capua Vetere; Raffaele Piccirillo, direttore Ufficio affari penali del Ministero della giustizia; Antonio Marfella, oncologo dell’associazione Isde-Medici per l’ambiente; Sergio Costa (nella foto), comandante regionale Carabinieri forestale della Campania.
La seconda sessione, coordinata dalla docente della Pathenope Carla Pansini, ha visto la partecipazione di Michele Scudiero, emerito di diritto costituzionale della Federico II; Donatella Curtotti, docente dell’università di Foggia; Elisabetta Rossi, consigliere di Corte della Cassazione; Giuseppe Visone, sostituto procuratore Tribunale di Napoli; Bruno Botti, foro di Napoli; Nicola Chinappi, foro di Roma.
L’evento è accreditato presso il consiglio dell’ordine degli avvocati di Napoli e prevede il riconoscimento di tre crediti formativi. Un credito formativo per ulteriori attività è previsto per gli studenti di Giurisprudenza del quinto anno.
“L’iniziativa si inserisce in un piano di formazione continua su temi di particolare rilevanza e delicatezza, andando dalle aule dell’università alle aule del tribunale”, spiega la docente Carla Pansini, promotrice della Giornata.
Nell’occasione annunciata anche l’istituzione, sostenuta da Polieco, di una borsa di studio in memoria di Bisceglia da assegnarsi alla migliore tesi di laurea in tema di reati ambientali e lotta alla criminalità dell’ambiente.
“Il contrasto ai crimini ambientali passa attraverso l’adeguata formazione delle figure deputate all’attuazione della normativa ambientale – afferma il direttore del Polieco, Claudia Salvestrini – ed è in questa ottica che si inserisce la borsa di studio, nata per stimolare l’approfondimento degli ecoreati e per raccogliere il testimone di un magistrato cui le popolazioni della Terra dei fuochi devono tanto”.