“Ti racconto il mio O.P.G.”: la presentazione ufficiale del primo libro di Armando Pirolli

di Giuseppe Della Gatta

Aversa – “Ti racconto il mio O.P.G.” è stato ufficialmente presentato dal suo autore, l’inferiere aversano Armando Pirolli, nella serata di sabato 25 marzo, nel salone della parrocchia di Santa Maria a Piazza.

Alla presentazione del libro erano presenti l’ex direttore dell’O.P.G. di Aversa, lo psichiatra Adolfo Ferraro; il commissario del “Filippo Saporito”, Luigi Mosca; l’educatrice del complesso, la dottoressa Clementina Di Ronza; Don Gaetano Rosiello, parroco di Santa Maria a Piazza; la professoressa Patrizia Cuomo, docente del Liceo Fermi; e numerosi altri ospiti, molti dei quali erano colleghi dell’infermiere ai tempi del suo incarico nella struttura aversana.

In un’atmosfera calda ed accogliente Pirolli, con la sua verve, ha avuto modo di far rivivere ai presenti i più bei momenti passati all’interno della struttura. La presentazione è stata altresì modo per chiarire il suo punto di vista riguardo la chiusura degli O.P.G. in Italia.

Scagliandosi contro coloro che hanno sempre reputato gli ospedali giudiziari come “case dell’orrore”, l’ex caporeparto spiega meticolosamente come l’opera di servizio degli addetti del “Filippo Saporito” era mirata alla reintegrazione degli internati con la società, attraverso numerosi metodi ricreativi e ludici.

Pirolli scrive di numerosi episodi nel suo racconto, e lo fa con una semplicità e immediatezza lampante, al punto che diventa complicato immaginare come quelle strutture possono essere considerate dall’immaginario collettivo come posti oscuri. Palesemente, invece, risaltano le numerose difficoltà dei medici e del personale nel rendere quanto più umana possibile la vita ai carcerati all’interno dell’edificio.

Una struttura, quella di Aversa, che negli anni addietro è stata anche punto di formazione e di studio per la comunità scientifica. Numerose le visite di importanti personalità del mondo della psichiatria forense, che hanno potuto osservare e studiare la metodologia di reintegrazione nella società dei detenuti.

Importante il ricordo evocato da Pirolli di una visita effettuata nell’ex manicomio giudiziario aversano da Dario Fo. Visita che in pochi ricordano o conoscono, ma di cui sono ancora presenti alcuni filmati su YouTube. Il nobel alla letteratura assistette ad una interpretazione teatrale dei detenuti di cui fu molto entusiasta.

I ricordi dei bei momenti, la durezza nel rispondere alle accuse, termina anche con un interrogativo riguardo alle nuove strutture utilizzate per ospitare gli ex internati. Armando Pirolli, infatti, denuncia le condizioni di molti dei suoi ex pazienti che oggigiorno sono stati rilegati in comunità site in luoghi isolati, creando un danno a queste persone e alla loro possibilità di essere reintegrate nella società.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico