Aversa – “Non avendo ottenuto l’accredito, in pratica un biglietto d’ingresso particolare, previsto dalla Società Sportiva Calcio Napoli per i diversamente abili in possesso di codice, per assistere alla partita di campionato Napoli-Juventus del 2 aprile Felicia D’Angiolella, una diversamente abile su sedia a rotelle che, per la patologia di cui è affetta, ha necessità di respirare ossigeno servendosi di una mascherina, collegata ad un’apposita macchina connessa alla sedia a rotelle, anche uscendo da casa, quindi anche allo stadio, aveva deciso di acquistare per se e per l’accompagnatore i biglietti necessari.
Novanta euro di spesa per due biglietti di curva, acquistati con la speranza di poter accedere al settore tribune laterali, l’unico dotato di rampa per carrozzine, riservato ai diversamente abili in possesso di accredito, dal costo di 5 euro con gli eventuali accompagnatori che non pagano.
E’ stata una spesa inutile perché non solo le è stato negato comunque l’accesso nel settore riservato, ma non ha potuto occupare il posto acquistato con il biglietto normale, perché non esistono rampe in altri settori dello stadio San Paolo, e non è potuta tornare a casa perché la sua autovettura, dotata dell’elevatore indispensabile per farla accedere essendo in carrozzina, era bloccata da auto parcheggiate che nessuno ha fatto spostare malgrado lei ne abbia fatto richiesta al personale della struttura, ottenendo come risposta dagli addetti al servizio “prenda un taxi”, cosa tecnicamente impossibile dal momento che non sembra esistano taxi attrezzati per passeggeri su sedia a rotelle.
Tutto questo è accaduto malgrado fosse evidente la sua condizione di disabile su sedia a rotelle, la presenza sul suo volto di una mascherina collegata ad un respiratore meccanico e la serata fosse piovosa. Una realtà che Felicia non solo può raccontare ma anche dimostrare con testimoni.
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