Banda di falsari tra Napoli e Caserta, 17 arresti. “Manager” il carinarese Torromacco

di Redazione

Aversa – Nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura di Napoli Nord, il Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli e il Nucleo Speciale Polizia Valutaria di Roma hanno eseguito un’ordinanza applicativa delle misure cautelari personali nei confronti di 19 persone (sei arresti in carcere, undici ai domiciliari e due obblighi di dimora), indagate, a vario titolo, per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla produzione e commercializzazione di banconote contraffatte.

L’operazione trae origine da un’articolata attività di indagine iniziata nel 2015 e condotta dalla Guardia di Finanza di Napoli e Roma in relazione ad una estesa rete di falsari dediti alla produzione ed alla capillare distribuzione e immissione nel mercato di ingentissimi quantitativi di banconote falsificate con classi di contraffazione riconosciute dalla Banca Centrale Europa tra i più diffusi e insidiosi d’Europa. Banconote appartenenti alla stessa classe di contraffazione sono state oggetto di numerosi sequestri in Francia, Germania, Austria e Bulgaria.

Al vertice dell’organizzazione criminale si colloca Mario Torromacco, 42 anni, di Carinaro, già condannato in via definitiva per analoghi fatti commessi nel 2009 (quando, il 27 luglio di quell’anno, fu sequestrata una stamperia clandestina a Gricignano, in via Orientale, con oltre 7 milioni di euro in banconote contraffatte) e tratto in arresto nel 2012 all’interno di una nuova stamperia di banconote ubicata a Vitulazio, il quale, seppure sottoposto alla misura alternativa alla detenzione dell’affidamento in prova ai servizi sociali, continuava ad avere frequenti rapporti con persone dotate di specifiche competenze nella contraffazione di banconote o nelle più sofisticate tecniche di stampa o, comunque, in grado di fornire macchinari tipografici e stampanti digitali professionali.

A lui, dunque, sulla base delle indagini effettuate, va riconosciuto un assoluto ruolo “manageriale” nell’associazione: a lui era affidata l’individuazione dei sodali, di instaurare e definire i rapporti con terzi per l’acquisto dei materiali di consumo e l’attrezzatura per avviare il processo di stampa, nonché, quello di selezionare e definire le intese con i “committenti” delle partite prodotte di banconote euro false.

Nel corso delle indagini, la Guardia di Finanza, intervenendo con mirate operazioni: ha individuato due stamperie clandestine destinate alla produzione di valuta falsa, ubicate, la prima, a Frattaminore (il 2 luglio 2015) e la seconda a Casavatore (il 19 luglio 2016); ha proceduto all’arresto in flagranza di reato di 11 persone; ha portato a vari sequestri di banconote contraffatte per un valore nominale complessivo di oltre 11 milioni di euro, tra cui i primi sequestri in territorio nazionale ed europeo delle nuove banconote da 10 e 20 euro e della “Serie Europa”.

Gli approfondimenti investigativi hanno anche consentito di ricostruire gli assetti Organizzativi dei soggetti coinvolti, le gerarchie interne, le soluzioni tecniche adottare, i collegamenti ed il modus operandi per la produzione, lo stoccaggio e l’immissione nella rete distributiva della valuta falsa nonché hanno permesso di individuare i grossisti dediti alla compravendita di banconote contraffatte ed alla loro immissione nel mercato italiano ed europeo.

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