Crotone – Nell’ambito dell’operazione “Black Island”, finalizzata a smantellare un gruppo criminale dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti, operativa tra i comuni di Crotone, Catanzaro ed Isola Capo Rizzuto, gli agenti della squadra mobile di Crotone hanno eseguito 17 misure cautelari.
Durante le indagini è stato sequestrato anche un fucile mitragliatore “Kalashnikov”, modello M70 – Zastava, con relativo munizionamento detenuto illegalmente da uno degli indagati.
Sin dal primo momento è emersa la figura dell’albanese Betim Xeka, residente a Isola Capo Rizzuto, e la sua quotidiana illecita attività consistente nel preparare, occultare e cedere a terzi eroina.
Le attività tecniche hanno consentito di accertare come lo stesso che non espleta alcuna attività lavorativa, abbia intrattenuto rapporti di natura illecita con vari personaggi che orbitano negli ambienti del traffico di sostanza stupefacente; tra questi, in particolare, vi sono Santo Vittimberga, altro soggetto attivo nel comune isolitano, da cui l’albanese era solito rifornirsi di grossi quantitativi di eroina e altro complice il quale aveva il compito di effettuare le consegne e riscuotere i pagamenti per conto dell’albanese, avendo cura di assolvere anche alle esigenze di chi era impossibilitato a rifornirsi dello stupefacente di persona. Come Giovanni Martino all’epoca dei fatti agli arresti domiciliari perché coinvolto in una precedente indagine antidroga, il quale, nonostante fosse gravato da tale misura cautelare, continuava a spacciare, senza remora, sostanze stupefacenti.
E’ emerso così il modus operandi di Vittimberga e Xeka i quali, particolarmente attenti nel tentativo di eludere i controlli delle forze di polizia, si premuravano di occultare i quantitativi di eroina nella loro disponibilità presso isolate zone di campagna, provvedendo, di volta in volta, a recuperare la droga necessaria per soddisfare le esigenze dei loro clienti. Tra questi si sono evidenziati, per la frenetica e quotidiana attività di spaccio nella città di Crotone, Giulio Bubba, Emilio Poerio, Pasqualino Trusciglio e Domenico Longo.
L’ingente quantitativo di stupefacente di cui Xeka aveva la disponibilità, gli aveva consentito di allacciare illeciti rapporti con pregiudicati attivi nel centro di Catanzaro, i quali gestivano alcune piazze dello spaccio cittadino e che a lui si rivolgevano per acquistare consistenti partite di eroina; tra questi Enzo Costantino, Santo Mirarchi, Cosimo Passalacqua e Armando Abbruzzese.
Nel corso dell’indagine, ricostruendo gli spostamenti degli indagati, è stato possibile riscontrare gli esiti dell’attività tecnica, rinvenendo e sequestrando in più occasioni oltre 3 chilogrammi di sostanza stupefacente del tipo eroina e oltre un etto di marijuana.
In uno specifico servizio di osservazione e pedinamento è stato inoltre rinvenuto, in un’area rurale in agro del comune di Isola di Capo Rizzuto un fucile mitragliatore kalashnikov fornito del relativo caricatore con 21 cartucce calibro 7.62×39, precedentemente occultato da Xeka. È stata anche accertata la responsabilità penale di Xeka per il danneggiamento mediante incendio di un’autovettura in uso ad uno degli indagati, come ritorsione per una partita di stupefacente non pagata.