Sud America-Spagna-Campania, lungo la tratta della droga la squadra mobile della Questura di Napoli ha effettuato tre arresti. Si tratta di insospettabili imprenditori residenti a Scafati (Salerno) e originari del Vesuviano.
L’operazione “Scugnizza” è stata condotta in collaborazione con il Servizio centrale operativo e il personale dell’Unidad de Drogas Y Crimen Organizado di Madrid, e su disposizione del gip del Tribunale di Napoli, che ha emesso ordinanze di custodia cautelare per tre insospettabili stabiesi che curavano gli affari della droga tra il Sud America e l’Italia, con lo scalo nevralgico in Spagna.
In particolare, si è accertato che gli arrestati sono stati gli organizzatori ed i finanziatori del tentativo di importazione dell’ingente quantitativo di cocaina sequestrato ad Aguilas (Murcia- Spagna) il 24 luglio 2014, quando i poliziotti italiani e spagnoli, a bordo dell’imbarcazione a vela “Scugnizza”, all’interno di un apposito doppiofondo, avevano rinvenuto e sequestrato 680 chilogrammi di cocaina, suddivisa in panetti da un chilo e cento ciascuno.
L’imbarcazione, partita dal porto di Napoli a febbraio del 2014, aveva raggiunto il Venezuela per poi fare rotta verso la Spagna dove era stata intercettata dalla polizia. Nella circostanza del sequestro della droga erano stati arrestati gli skippers, i fratelli Andrea e Francisco Lopez, rispettivamente di 66 e 68 anni, ed il cittadino italiano, Bartolo Di Massa, 46 anni, originario di Castellammare di Stabia ma da anni residente a San Giustino (Perugia). La droga sequestrata, che sarebbe stata successivamente destinata all’Italia, avrebbe avuto un valore di oltre 115 milioni di euro una volta immessa sul mercato degli stupefacenti.
I successivi approfondimenti investigativi disposti dalla Direzione distrettuale antimafia partenopea hanno consentito di individuare uno strategico canale di approvvigionamento di droga che consentiva di saturare ampie fette del mercato di cocaina nel territorio nazionale. In tale contesto si è accertato come le holding di narcos abbiano avviato il trasporto di ingenti partite di droga, in particolare cocaina, acquistate in nazioni dell’America latina, a bordo di imbarcazioni private in grado di trasportare fino a due-tremila chilogrammi di cocaina per volta.
Dalle investigazioni è emerso il ruolo strategico ricoperto, nel traffico di sostanze stupefacenti, dai soggetti oggi arrestati: i fratelli Raffaele e Giuseppe Maurelli, rispettivamente di 46 e 44 anni, insospettabili ed incensurati imprenditori originari di Castellammare di Stabia ma residenti a Scafati, e Paolo Del Sole, 39 anni, originario di Torre del Greco e titolare di una rivendita di autovetture a Scafati.
I fratelli Maurelli, proprietari di una tabaccheria a Torre Annunziata, sono anche titolari di diverse società, ubicate a Scafati, San Giuseppe Vesuviano e Torre Annunziata, operanti principalmente nel settore dell’edilizia. Gli stessi, alla stregua delle investigazioni svolte, sono in contatto con esponenti della criminalità organizzata operante nell’area stabiese.
Eseguito anche il sequestro di beni mobili ed immobili del valore complessivo di circa 10 milioni di euro, riconducibili agli arrestati. Si tratta di: compendio e patrimonio aziendale relativo a due società di costruzioni a responsabilità limitata, una tabaccheria ed una concessionaria d’auto, tutte situate tra Scafati, Torre Annunziata e San Giuseppe Vesuviano; 6 appartamenti ubicati nei Comuni di Scafati, Montecorice (Salerno) e Castellammare di Stabia; una villa a Scafati; 5 autorimesse a Scafati e Castellammare di Stabia; 4 depositi/locali commerciali a Scafati; 9 autoveicoli e motoveicoli; 18 conti correnti, fondi e depositi bancari; vari appezzamenti di terreno a Pollica (Salerno), lungo la strada che da Acciaroli conduce al centro di Pollica, all’interno di una riserva naturale paesaggistica.