“Il viceconsole italiano ad Ankara e il legale turco di Gabriele Del Grande sono andati nel carcere dov’è detenuto il giornalista italiano, ma le autorità turche hanno impedito loro di vederlo”. A dare la notizia è il presidente della Commissione per i Diritti umani, Luigi Manconi, che ha avuto un colloquio telefonico con l’avvocato di Del Grande. Il giornalista italiano è stato fermato 10 giorni fa durante un controllo al confine con la Siria.
“Non esistono prove o conferme che del Grande volesse passare dalla Turchia alla Siria, così come non esiste conferma o prova che egli abbia avuto un colloquio con persone sospettate di terrorismo. Sono bufale che circolano, oltretutto in forma non ufficiale, che mirano a screditare la figura di uno scrittore che stava facendo il suo mestiere”, ha sottolineato il senatore Manconi.
L’invio di una rappresentanza consolare era stato disposto dal ministro degli Esteri, Angelino Alfano, mentre l’ambasciatore d’Italia ad Ankara, Luigi Mattiolo, aveva trasmesso alle autorità turche la richiesta di visita consolare, come previsto dalla Convenzione di Vienna del 1963.
Martedì, in una breve telefonata ai familiari in Italia, il 35enne reporter toscano aveva raccontato di essere stato trasferito a Mugla dopo essere stato inizialmente trattenuto in un altro centro di detenzione nella provincia di Hatay, al confine turco-siriano.
“Ho in fase di lavorazione un contatto mio personale e diretto con il governo turco, per fargli capire chiaramente qual è il livello di attenzione del nostro Paese su questa vicenda”, ha detto il ministro Alfano.