Napoli – Tre affiliati al clan Pesce-Marfella sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia di Bagnoli per una illecita compravendita di una casa popolare nel rione Pianura di Napoli. 17mila euro per entrare in possesso dell’appartamento, di quelli che vengono assegnati e non comprati.
Un affare, almeno così sembrava. Innanzitutto illecito, poiché tali appartamenti vengono assegnati e non comprati, e poi perché dietro c’era la mano della camorra.
L’abitazione era stata lasciata da una donna che aveva regolarmente restituito le chiavi al Comune. Nel novembre 2016 il clan si appropriava della casa e la metteva “in vendita”. Nel gennaio 2017 si presentava un acquirente che versava la somma di 17mila euro e si trasferiva nell’appartamento.
Ma per lui cominciavano solo guai. Il clan, infatti, gli chiedeva altri 8mila euro dietro minacce, pedinamenti e citofonate a vuoto per intimidirlo. Fino a che l’inquilino si rivolgeva ai carabinieri che, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia partenopea, avviano le indagini, culminate con l’arresto dei tre affiliati all’organizzazione malavitosa.