Tensione alle stelle nel Mediterraneo dopo l’attacco in Siria da parte degli Stati Uniti. Secondo quanto riporta Fox News, una nave da guerra russa è entrata nel Mediterraneo e si starebbe dirigendo verso i due cacciatorpedinieri americani da cui sono partiti i missili tomahawak che hanno colpito la base di Al Shayrat la scorsa notte.
La notizia si apprende a pochi minuti dal post pubblicato su Facebook dal premier russo Dmitri Medvedev. Attaccando una base aerea siriana, gli Stati Uniti sono arrivati “ad un passo dallo scontro con la Russia”, scrive.
Dopo l’attacco di stanotte, con l’intervento anticipato dagli Usa sia alla Nato, sia alla Russia, i rapporti tra Mosca e Washington si sono inaspriti. Il Cremlino ha parlato di “aggressione a uno stato sovrano”. Durissima la reazione di Putin. “Questo passo di Washington arreca un danno notevole ai rapporti russo-americani, che si trovano già adesso in uno stato deplorevole”, ha detto questa mattina il portavoce di Putin, Dmitri Peskov.
“La cosa più importante secondo Putin – ha aggiunto Peskov – è che questo passo non ci avvicina all’obiettivo finale della lotta contro il terrorismo internazionale e crea invece un ostacolo serio alla creazione di una coalizione internazionale per lottare contro di esso in modo efficace”. Per il presidente russo l’attacco era già deciso, la strage di bambini di Idlib “solo un pretesto”.
I cacciatorpedinieri della Marina militare americana “Porter” e “Ross”, che hanno lanciato 59 missili contro una base dell’aviazione siriana, appartengono entrambi alla classe “Arleigh Burke” e sono stati costruiti dai cantieri navali Ingalls di Pascagoula, nel Mississippi.
Il “Porter” è stato varato il 12 novembre del 1997, il “Ross” il 10 aprile del 1996. A comandare il “Porter” è il capitano Andria L. Slough, in carica dal 28 gennaio del 2016, mentre il “Ross” è comandato dal capitano Russell J. Caldwell, in carica dal 12 novembre del 2015.