L’esecutivo dà mandato al proprio legale interno, l’avvocato Giuseppe Nerone di chiedere all’Aversa Normanna il pagamento dei presunti debiti in via giudiziale. Finisce in tribunale il presunto mancato pagamento delle utenze elettriche dello stadio da parte della compagine calcistica cittadina.
La giunta comunale, in occasione della sua ultima seduta, con a capo la vicesindaco Federica Turco, ha, infatti, ritenuto opportuno aderire alla richiesta del dirigente del settore e, di conseguenza, dare il via all’azione di recupero credito nei confronti della società calcistica granata per il mancato pagamento delle utenze elettriche per un ammontare di poco più di 78mila euro.
Rimane, ovviamente, ancora da capire, invece, come finirà la questione dello stadio. Sono in molti ad ipotizzare che la società granata potrà utilizzare la struttura fino al alla fine del campionato in corso per poi approdare verso nuovi lidi, probabilmente nella vicina Lusciano.
“Questo atto – ha dichiarato il patron dell’Aversa Normanna Giovanni Spezzaferri – rappresenta una grande delusione. Mi fa piacere che il Comune abbia intrapreso questa strada, così mi ha tolto ogni remora nell’agire per chiedere all’ente i crediti che noi vantiamo e che sono di gran lunga superiori”.
“Pensavo – continua come un fiume in piena Spezzaferri – che l’Aversa Normanna fosse la squadra della città e che tutti insieme dovessimo difenderla e tutelarla. Il sindaco aveva previsto un arbitrato, ma a seguito della nota vicenda che ha visto il primo cittadino assente, la giunta ha dato via libera al proprio legale. L’assessore allo sport è sempre stato critico nei nostri confronti. Ha perso la città e il calcio di questa città considerato che oggi non ci sono più le motivazioni che sino ad ora ci hanno mosso”.
“Da quando abbiamo iniziato ad amministrare – ha dichiarato da parte sua l’assessore Alfonso Oliva – abbiamo cercato in tutti i modi di aiutare l’Aversa Normanna. Siamo arrivati due volte, su mia proposta, a delibere concordate, ma, purtroppo, l’Aversa Normanna non solo non ha rispettato gli accordi, ma ci ha inviato diverse pec dove affermava di non voler rispettarli. La delibera l’abbiamo varata, dopo che il comandante Guarino ci ha messo per iscritto che bisognava attivarsi per recuperare i soldi, per evitare problemi di responsabilità contabile”.