Carinaro – E’ soddisfatto Biagio Masi per i risultati raggiunti da Renzi nella convenzione, svoltasi nel circolo del Pd di Carinaro, sabato 1 aprile. Due delegati sono andati a Renzi e uno a Orlando. Ma la polemica è dietro l’angolo: “All’ultimo momento – sostiene Masi – ha contribuito alla vittoria di Renzi anche qualche elemento che tutto era, fuorché ‘renziano’. Il ‘trasformismo’ nel Pd di Carinaro rappresenta una prassi consolidata. Mi auguro che questi amici confermino tale svolta portando a Renzi un grosso numero di voti alle Primarie del 30 aprile. Non credo che ciò accadrà, perché sono abituati a profondere impegno solo quando sono candidati direttamente. C’è poi chi, tra lo schieramento di Orlando, impazzisce pur di avere incarichi, anche se si tratta di ‘poca trippa’, come fare il ‘delegato’. Esperto di informatica o di ‘algoritmi’, non dorme la notte per piazzare sempre il suo nome, in qualche casella in cui si intravedono parvenze di potere”.
Seppur soddisfatto per il risultato raggiunto da Renzi, Biagio Masi, quindi, si ritiene “nauesato” per quanto successo nel Pd a Carinaro in occasione del tesseramento 2016. “Non è stato consentito, con la complicità di Mirabelli che ha creato solo ‘guasti’ in provincia di Caserta, di rinnovare le tessere a circa ventisette vecchi iscritti che avevano la precedenza, tra i quali, il sottoscritto, ultimo segretario dimissionario, tra i principali fondatori del Partito Democratico di Carinaro (si veda volantino del 16/09/2007, pubblicato a seguire, ndr.)”.
“Calpestando la storia, invece, – incalza Masi – hanno dato la possibilità di iscriversi al partito a decine e decine di persone prezzolate che non hanno alcun credo politico, ma solo il privilegio di avere rapporti di lavoro con chi, a suo piacimento, copre e riscopre il simbolo del Pd e che ritiene, senza alcun merito politico, di essere il ‘padre-padrone’ del circolo. E’ stata rilasciata la tessera anche a qualcuno che non era presente, mentre volava verso la Spagna”.
“Con queste persone – conclude Biagio Masi – la sezione, ridotta da qualche anno a luogo di passatempo, inciuci e pettegolezzi, non ha futuro. I veri democratici, quelli che amano l’impegno politico, che fanno proposte concrete, pur criticando l’amministrazione, che si prodigano in ogni tornata elettorale, saranno presenti, più degli altri, anche alle ‘Primarie’ che si terranno il 30 aprile. Non potranno, purtroppo, sostenere un’amministrazione comunale, i cui rappresentanti sono di varia estrazione politica (qualcuno si è avvicinato al Pd per opportunismo) e perché, per gran parte, sono l’emanazione di un circolo che non discute e non propone, espressione di una ‘cricca’ solo interessata al potere e a clientele per familiari e parenti”.