E’ convocato per sabato 8 aprile, dalle ore 10, all’hotel Europa di Caserta, in via Roma, il primo congresso provinciale della Federazione di Caserta di Sinistra Italiana.
I lavori inizieranno la mattina con gli interventi di tutti i soggetti accreditati del mondo politico, degli attivisti, delle associazioni che operano nel territorio e dei militanti che intendono impegnarsi per la crescita di un modello di società più giusto e più sostenibile. Nel pomeriggio, dopo ampio dibattito i lavori continueranno con la discussione e la votazione dei nuovi organi dirigenti a partire dalle 16.30.
A febbraio scorso a Rimini nasceva ufficialmente Sinistra italiana, che finora era un gruppo parlamentare e adesso è invece anche un partito con tanto di segretario, Nicola Fratoianni, uno statuto (che prevede ad esempio che una quota di risorse del partito sia destinata a progetti di mutualismo), un centro studi e – come avrete sicuramente letto – una sua prima scissione. Immancabile questa, con Arturo Scotto, Marco Furfaro e altri dirigenti, militanti e anche parlamentari, che vanno proprio incontro agli scissionisti del Pd (e un gruppo parlamentare, quindi, che voterà la fiducia al governo).
Invece Sinistra italiana intende dialogare con Possibile di Civati, con DemA, il movimento del sindaco De Magistris e con tutti gli altri soggetti della sinistra alternativa al liberismo senza regole e alla dittatura della finanza speculativa, rimettendo al centro l’uomo, sul modello di Podemos in una coalizione civica di sinistra.
Anche in Terra di lavoro finalmente prende forma il progetto. La federazione di Sinistra Italiana nella provincia di Caserta afferma di “volere un congresso il più possibile aperto ai contributi di tutte le realtà che da anni lottano sulle problematiche sociali, ambientali e culturali del nostro territorio, consapevole che un soggetto nuovo e indipendente, ha una storia ancora tutta da scrivere e per farlo ha bisogno del contributo di tutti, dei giovani, dei cittadini attivi che operano ogni giorno, di quelli che non si sentono più rappresentati, insomma quel mondo eterogeneo ma pieno di energie critiche che il 4 dicembre, in particolare al sud ha votato No al referendum costituzionale. Una Sinistra tutta da scrivere, insieme”. La cittadinanza tutta è invitata a partecipare.