E’ da sempre impegnata nel sociale, nell’associazionismo e in iniziative di beneficenza anche presso gli enti religiosi del quartiere di Pescopagano di Mondragone, nonché insegnante e mamma di 3 bambini. parliamo di Silvia Traetto, che ha deciso di candidarsi al consiglio comunale per la prossima tornata elettorale dell’11 giugno 2017, dando la disponibilità ad inserire il suo nome nella lista civica a supporto del medico Virgilio Pacifico.
In virtù di questa sua scelta, quella cioè di rappresentare, attraverso la sua candidatura, con lo schieramento del Patto Civico, le istanze dei quartieri periferici di Mondragone: Pescopagano, Mazzafarro, Pineta Nuova, Pineta Riviera e la località Stercolilli, Silvia Traetto ha anche deciso di presentarsi agli elettori mondragonesi, spiegando le ragioni che l’hanno spinta a sostenere Virgilio Pacifico e quali sono i suoi propositi programmatici.
La Traetto, va precisato, è la prima volta che chiede il consenso degli elettori mondragonesi e non ha avuto in passato nessun tipo di esperienza politica. E’ una cittadina, che avendo assorbito e fatto sue le problematiche dei quartieri periferici ha maturato la convinzione di mettersi in gioco per portare le mille voci di Pescopagano e dintorni in Consiglio comunale.
“Ho scelto di correre per il candidato a sindaco Virgilio Pacifico – ha dichiarato la Traetto – perché lo reputo un ottimo e serio professionista, che ha subito recepito e inserito nel suo programma elettorale la risoluzione di alcune ataviche e risapute problematiche che da 30 anni e passa stanno condizionando la realtà urbana delle periferie di Mondragone. Personalmente mi ha ispirato fiducia e si è dimostrato alquanto disponibile ad ascoltare le tesi di una comunità che da più di 30 anni viene presa in giro dai profeti della politica cittadina”.
Silvia Traetto discorrendo del più e del meno sulle questioni irrisolte dei quartieri periferici ha subito fatto uscire dal cilindro del programma elettorale la drammatica vicenda della chiusura della sezione distaccata della scuola elementare a Pescopagano. La candidata di Pacifico, come donna, non ha digerito affatto che il quartiere abbia perso un servizio rivolto ai bambini. Questo argomento ha toccato e irritato la sua sensibilità, come mamma e come insegnante: “La sede scolastica a Pescopagano va ripristinata. Non è possibile che le mamme di questo quartiere, come quelle delle frazioni vicine, siano state costrette a compiere viaggi della speranza per i propri pargoli. Non possiamo arrangiarci con l’M1 sulla Domitiana e con la navetta Atc con orari ridotti”.
“Cercherò – aggiunge la Traetto – di perorare questa nobilissima causa attraverso il candidato a sindaco Virgilio Pacifico, chiedendo, appunto, di attivare tutte le procedure amministrative tese a riportare la scuola elementare a Pescopagano. Così come – precisa Silvia – farò presente che i quartieri periferici a Sud di Mondragone, hanno bisogno di un presidio distaccato dei vigili urbani per l’ordine pubblico, di uno sportello postale e perché no, anche di uno farmaceutico, in considerazione del fatto che viviamo in un territorio ben lontano dal centro storico di Mondragone e da quello di Castel Volturno”.
Un’altra nota dolente che in questi anni ha condizionato e non poco la vita dei residenti delle periferie di Mondragone è quella della raccolta dei rifiuti. E’ inutile riproporre ai lettori le immagini della spazzatura gettata e disseminata lungo i viali di Pescopagano e non solo (vedi via Pavoncelli e via don Salvatore Vitale), nonché quelle relative alla mancata raccolta del differenziato, nonostante una campagna di volantinaggio fatta dai comitati e dalle associazioni locali.
“Bisognerà vedere se con il nuovo bando di gara è stata prevista la raccolta differenziata anche per le periferie mondragonesi – incalza Silvia Traetto – Sino ad oggici hanno promesso tante volte la partenza di questo servizio, mettendoci come cittadini a disposizione della Senesi. Ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Dunque, l’amico Pacifico dovrà tenere conto anche di questo problema”.
Sul fronte “toponomastica” e indicazione dei nomi delle vie dei quartieri periferici? “Un’altra faccenda che affronteremo subito – promette la Traetto – è la questione relativa all’individuazione di quei viali periferici che non hanno ancora un nome o che vengono considerati fantasma. Bisogna, per lo meno dare una definizione alle stradine che non sono nemmeno denominate. Qui quando deve essere effettuato un soccorso con l’ambulanza, anche il personale sanitario ha difficoltà a giungere sul posto, proprio perché manca una toponomastica. Ci troveremo di fronte, forse, a questioni che tozzano con l’abusivismo edilizio, con lo sviluppo urbanistico selvaggio del quartiere negli anni, ma occorre – aggiunge la candidata – studiare un modo per superare questo problema”.
Infine, ma non per questo meno importati tra i punti programmatici trattati dall’insegnante Silvia Traetto, c’è quello della sicurezza/ordine pubblico. “Viviamo in quartieri dove i furti in appartamento sono all’ordine del giorno e molti dei quali non vengono nemmeno denunciati. Se vogliamo realmente contrastare fenomeni quali lo sversamento incontrollato dei rifiuti, i colpi in appartamento, i furti di metalli, e attività microdelinquenziali oltre al potenziamento del presidio delle forze dell’ordine nelle periferie, forse occorrerà prevedere e mettere in conto l’installazione di foto trappole e telecamere per la sicurezza urbana”.