L’Anas (Azienda nazionale autonoma delle Strade) torna ad assumere. Con l’entrata in vigore della legge 27 febbraio 2017 n. 19 (conversione decreto Milleproroghe), in vigore dal 1 marzo di quest’anno, sono state sbloccate le assunzioni per l’azione.
Si cercano diplomati e laureati per posizioni tecniche e ingegneristiche nel gruppo, nonché personale tecnico-operativo. L’intesa raggiunta mira anche a trasformare l’orario da part-time a full time per i dipendenti assegnati alle varie attività.
Le nuove risorse dovrebbero consentire al gruppo Anas di migliorare e incrementare la capacità di progettazione e realizzazione degli investimenti, con lo scopo di contenere i costi di realizzazione, attraverso il potenziamento del monitoraggio e controllo tecnico-economico sugli interventi stradali.
Lo strumento principale attuativo di un tale piano così strutturato è il nuovo Modello di esercizio, firmato il 28 febbraio tra sindacati e società, al fine di superare e far abrogare il modello previsto dal dpr. 1126/81. Quest’ultimo modello infatti prevedeva la presenza di squadre di manutenzione e di emergenza, nuclei di manutenzione e centri di manutenzione, dislocati su tutto il territorio nazionale. Un’organizzazione, però, di cui fin da subito si è dovuto constatare il limita soprattutto per la carenza del personale necessario al suo funzionamento.
Con la nuova organizzazione, saranno rilanciati la presenza e il valore del fattore umano, a partire dal personale che opera per la manutenzione, la sorveglianza e il pronto intervento lungo la rete stradale di interesse nazionale. Anas mira ad attività continue quali: sfalcio erba, sgombro neve, gestione opere idrauliche, pulizia piano viabile, ripristino segnaletica verticale e marginale, pronto intervento e manutenzione e sorveglianza di impianti tecnologici.
Il Modello di esercizio prevede anche la suddivisione della rete stradale in tre tipologie, secondo quanto previsto dal Codice della Strada e sulla base di dati di traffico, incidentalità, rilevanza strategica: Rete primaria con tipo A (autostrade e raccordi autostradali) e tipo B (secondaria strategica); Rete secondaria con tipo B (strade a doppia carreggiata e terziaria rilevante) e tipo C; Rete terziaria catalogata come tipo C (strade ad unica carreggiata). A ogni tipologia di rete è stato associato un livello di servizio.
La svolta prevista dal nuovo documento è la sorveglianza della rete stradale 7 giorni su 7, prevedendo una turnazione specifica per l’importante compito della sorveglianza stradale, che va da un h24 sulle strade di tipo primario a un h6 sulle statali di tipo terziario. Il nuovo Modello di esercizio entrerà in vigore al momento dell’abrogazione del dpr. 1126.