Centri Impiego in Campania, dipendenti vogliono certezze e protestano lavorando il sabato

di Redazione

Napoli – I centri per l’impiego chiedono al governo centrale chiarezza e certezze sul loro inquadramento dopo due anni di regime transitorio, in avvalimento alla Regione Campania. L’esito del referendum del 4 dicembre 2016 non ha consentito di portare a termine il disegno di riorganizzazione dei servizi per il lavoro immaginato dal legislatore e solo lo spirito di responsabilità dei lavoratori dei centri e il confronto costante e costruttivo tra l’assessore regionale al Lavoro, Sonia Palmeri, e le organizzazioni sindacali ha fatto sì che non ci fosse mai un giorno di interruzione nell’erogazione dei servizi.

Consapevoli del delicato ruolo di tramite per l’attuazione delle numerose misure regionali (servizi di orientamento, di reinserimento, di formazione, di autoimprenditorialità, eccetera) non incroceranno le braccia, invece apriranno le porte dei centri per l’impiego, ai cittadini, sabato 29 aprile.

“Questa – afferma l’assessore Palmeri – è una chiara inversione di tendenza di come affrontare problematiche di vuoto normativo, senza rivendicazioni in danno agli utenti, ma richiamando l’attenzione sul ruolo centrale dei servizi per il lavoro con il totale supporto del governo regionale. Già con Almaviva Napoli (e con tante altre vertenze) ad esempio è prevalso questo nuovo modello di relazioni sindacali fondato sulla proposta, più che sulla protesta. I dipendenti dei Cpi svolgono una funzione di orientamento della persona verso la definizione del proprio progetto formativo e professionale e sono elemento fondamentale per la realizzazione delle misure per fronteggiare disoccupazione e povertà”.

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