Teverola – Dino Mansi, responsabile delle risorse Umane della società Mida 3, interviene sullo stato di agitazione proclamato dai lavoratori impegnati nel punto vendita Iperfamila del centro commerciale Medì di Teverola (leggi qui). I sindacati, come abbiamo riportato su queste colonne nei giorni scorsi, denunciano “la condotta antisindacale adottata dall’azienda che, ancora una volta, senza alcun confronto con i sindacati, sta attuando delle misure organizzative che hanno determinato un ulteriore e grave peggioramento delle condizioni di lavoro dei dipendenti Mida 3, con trasferimenti e licenziamenti di personale senza nessun rispetto della legge 223/1991”.
In una lettera inviata alla redazione di Pupia, Mansi fa alcune precisazioni: “Gentile direttore, Mida 3 è una delle società del Gruppo Megamark di Trani, che con i suoi 3mila collaboratori, è la realtà leader nel Mezzogiorno nel settore della distribuzione moderna. Il gruppo conta oltre 380 supermercati di proprietà e affiliati con le insegne Dok, A&O, Famila e Iperfamila ed è presente in Puglia, Basilicata, Molise, Campania, Calabria e Lazio. Purtroppo, la Mida 3 in Campania nel corso degli anni ha registrato perdite continue. Certo, la situazione e la congiuntura economica hanno avuto il loro peso, ma a differenza di altre aziende (multinazionali e non) che, senza pensarci più di tanto, hanno abbandonato il territorio, noi caparbiamente abbiamo deciso di rimanere e salvare i posti di lavoro. E’ vero, abbiamo chiesto dei sacrifici, abbiamo chiesto ai nostri collaboratori, di rinunciare alla 14esima per 3 anni (negli stessi anni anche la società Mida 3 ha sostenuto consistenti perdite), attraverso un sondaggio che ha registrato un’adesione pari quasi al 90%, con punte del 100% in filiali che non erano minimamente interessate dalla crisi e dagli esuberi. La minore adesione si è avuta nella filiale di Teverola”.
“In questi anni – sottolinea Mansi – abbiamo fatto degli investimenti, abbiamo ristrutturato alcune filiali, abbiamo migliorato le performance delle nostre filiali, abbiamo aperto nuovi format, ‘Colorito’ a Caserta, e abbiamo dato la possibilità ai nostri collaboratori di lanciarsi in questa nuova esperienza, mantenendo tutti i diritti acquisiti fino a quel momento (anche qui abbiamo dovuto combattere contro che insinuava che era solo un modo per licenziare le persone). I risultati ci hanno dato ragione. Questi 3 anni non sono stati inutili. I grandi numeri di esubero di cui parlavamo qualche anno fa si sono notevolmente ridotti e concentrati in 1 o 2 filiali”.
“La filiale di Teverola, in particolare, – continua Mansi – nel corso degli anni ha continuato a registrare risultati negativi in termini di fatturato e perdite di esercizio che avrebbero giustificato l’apertura di una procedura di mobilità, con il licenziamento di una pluralità di lavoratori. Diversamente, in coerenza con lo stile di comportamento finalizzato a salvaguardare il posto di lavoro, abbiamo incontrato le organizzazioni sindacali in ben 4 occasioni, proponendo come alternativa al licenziamento il trasferimento (anche volontario) di alcuni collaboratori, con la rimodulazione dell’orario di lavoro settimanale su minori giorni rispetto a quelli osservati in precedenza, accompagnati anche dalla erogazione, di una somma per ogni giorno di effettiva presenza, al fine si alleviare il disagio economico connesso al mutamento di sede di lavoro. Gli incontri si sono chiusi con un nulla di fatto e senza alcuna controproposta, sostenibile, da parte delle organizzazioni sindacali”.
Poi ci tiene a sottolineare: “Che il Gruppo Megamark sia un’azienda fatta di valori, di principi etico morali e regole di comportamento, che ha a cuore ogni singolo collaboratore, è sotto gli occhi di tutti. Basti pensare al progetto ‘Più tempo per le mamme’, che permette alle neo mamme di rimanere a casa ‘Un mese in più’, regolarmente retribuito, rispetto a quanto previsto dal contratto, al ‘bonus bebè’ (un sostegno concreto per acquistare prodotti legati alla prima infanzia), al progetto ‘Giovani talenti’ che premia con borse di studio i figli “talentuosi” dei nostri collaboratori, al progetto ‘Vacanze studio’ che, attraverso delle borse di studio, permette ai figli dei nostri collaboratori di perfezionare la conoscenza della lingua inglese ad Edimburgo. Nel 2000 nasce la Fondazione Megamark con l’obiettivo di sostenere tanti collaboratori (e le loro famiglie) nelle loro battaglie contro gravi malattie”.
Pertanto, Mansi ritiene “per la correttezza ed il conseguente mantenimento dei provvedimenti aziendali – che vengono qui, ancora una volta, tutti confermati – strumentale ed illogico lo stato di agitazione e lo sciopero, essendo il comportamento della Mida 3 srl improntato alla tutela e salvaguardia dei posti di lavoro”.