Rc Auto, boom di “scatole nere” in Campania

di Redazione

Napoli – In Campania un’automobile su due monta una scatola nera. A guidare la classifica è la provincia di Caserta, seguita da Napoli e Salerno. Secondo i dati raccolti dall’Ivass nell’ultima indagine realizzata sul settore Rc auto, il 16,2% dei contratti assicurativi stipulati nel secondo trimestre del 2016 ha previsto una scatola nera.

Il dispositivo lanciato sul mercato da molte compagnie di assicurazione allo scopo di porre fine alle truffe, però, non ha ancora portato ad un concreto abbassamento dei prezzi delle polizze.

La necessità di un quadro legislativo certo che regoli l’utilizzo della Black Box e la possibilità per tutte le parti interessate di conoscere le informazioni contenute nella scatole, ovvero la localizzazione e la velocità del veicolo al momento di un eventuale incidente, sono stati i temi al centro del convegno promosso dallo Snapis, Sindacato Nazionale Autonomo Periti Infortunistica Stradale, per sabato 22 aprile nell’Antisala dei Baroni di Castel Nuovo.

Il convegno è stato aperto dal segretario nazionale dello Snapis, Elios Castagnola, con interventi di Enrico Panini, assessore alle Attività produttive del Comune di Napoli, del senatore Sergio Puglia, Commissione permanente lavoro, dell’onorevole Leonardo Impegno, Commissione attività produttive, dell’onorevole Giovanni Palladino, Commissione permanente lavoro, dell’onorevole Paolo Russo, Commissione XIII legislatura, del dottor Umberto Guidoni, dirigente responsabile Servizio Auto di Ania.

Lo scopo del convegno è stato quello di analizzare e approfondire alcuni aspetti e criticità legati al rischio frodi assicurative nel settore Rc auto. In particolare, si è discusso del corretto uso della scatola nera, uno strumento oramai necessario per la raccolta dei dati probatori nella dinamica dell’infortunistica stradale ma attualmente limitato da vincoli d’uso ancora abbastanza discrezionali.

Secondo lo Snapis, una puntuale disciplina di tale strumento e soprattutto la possibilità per tutte le parti interessate al particolare sinistro di conoscerne i contenuti consentirebbe un forte abbattimento delle frodi assicurative e di conseguenza un contenimento dei costi delle tariffe.

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