Sabato 8 e domenica 9 aprile, al Nostos Teatro di Aversa, va in scena “Not here not now”, uno spettacolo di Andrea Cosentino in cui l’autore e attore si interroga sul senso dell’arte, scomodando persino Marina Abramović.
Si legge nelle note di regia di Cosentino: Un incontro/scontro da teatranti con la body art, il lazzo del clown che gioca con il martirio del corpo come testimonianza estrema. Marina Abramović dice: “il teatro, il cinema, l’arte sono limitate, essere spettatori non è un’esperienza. L’esperienza bisogna viverla. Theatre is very simple: in theatre a knife is fake and the blood is ketchup. In performance art a knife is a knife and ketchup is blood”.
Il resoconto di un’esperienza attiva con Marina Abramović, sotto forma di dramoletto polifonico. Un assolo da stand up comedian per spettatori fatalmente passivi e programmaticamente maltrattati, con pupazzi parrucche martelli di gomma e nasi finti. E ketchup, naturalmente.
Ha scritto sullo spettacolo Rossella Porcheddu su “Il Tamburo di Kattrin”: Stare seduti, protetti dal proprio posto in platea, divisi dalla rassicurante quarta parete, non esonera da sconvolgimenti, da coinvolgimenti, da divertimenti. E così quando Andrea Cosentino snocciola parole che sembrano buttate lì, scritte senza troppi pensieri, dette quasi senza importanza (perché non è capace di fare pause, dice lui) ridiamo sì, per quel modo di raccontare ironico e scanzonato, per quella capacità di non prendersi troppo sul serio. Ma la sua riflessione sulla performing art, che chiama in causa Marina Abramović con una serie di esilaranti video, non è solo divertente, è anche pungente. Non qui non ora si interroga sulla verità, sulla finzione, sulla rappresentazione, sull’arte, vissuta sulla propria pelle, fruita in un museo o vista in teatro.
NOT HERE NOT NOW
di e con Andrea Cosentino
regia Andrea Virgilio Franceschi
video Tommaso Abatescianni
produzione Pierfrancesco Pisani
in coproduzione con Fondazione Campania dei Festival – E45 Napoli Fringe Festival
con la collaborazione di Litta_Produzioni /associazione Olinda / Infinito srl / Teatro Forsennato
con il sostegno del progetto Perdutamente del Teatro di Roma