Napoli – “Su determinati settori della società serve più che l’aspetto repressivo, che recide come una chirurgia sociale sulla malattia acuta ma aumenta la possibilità di far crescere altri tessuti cancerogeni e le stese sono figlie di una efficace azione repressiva che ha disarticolato le organizzazioni più strutturate ma ha dato sfogo a delinquenza e bullismo che diventa criminalità su cui facciamo nostra parte ma la parte più straordinaria dovrebbero intervenire altre agenzie a partire dalla società civile. Paradossalmente questi giovani sono figli dell’azione repressiva perché è stato lasciato terreno fertile all’illegalità”.
Lo ha dichiarato il capo della Polizia, Franco Gabrielli, a Napoli, a margine dell’evento ‘Sport in divisa’, nella caserma ‘Nino Bixio’ di via Monte di Dio, sede del IV Reparto Mobile.
“Noi ci saremo – ha aggiunto – ma la guerra si vince con il concorso di tutti. Queste battaglie non possono essere combattute solo dalle forze dell’ordine e solo sul piano repressivo, non lasciate soltanto a noi l’onere principale di affrontare questo problema”.
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