Un debito di pochi euro dietro l’omicidio del 17enne Matteo Barbalinardo

di Redazione

Una lite riguardante un debito di pochi euro per della droga. Sarebbe questo il movente dell’omicidio di Matteo Barbalinardo, il ragazzo di 17 anni trovato senza vita, con diverse ferite di arma da taglio sul corpo, domenica 21 maggio in un cantiere a Marconia di Pisticci (Matera), nelle vicinanze della sua abitazione.

Un suo coetaneo ora è in stato di fermo con l’accusa di averlo ucciso. I due avrebbero trascorso insieme gran parte della serata di giovedì, quando si erano perse le tracce di Matteo. Ascoltato dalla polizia, il suo amico aveva riferito di averlo visto per l’ultima volta intorno alla mezzanotte.

Nella notte tra domenica e lunedì il 17enne è stato a lungo ascoltato nel commissariato di Pisticci, diretto da Domenico Di Vittorio, e alla presenza del pm della Procura dei minori di Potenza, Carmine Olivieri. Avrebbe ammesso le sue responsabilità.

A dare l’allarme sulla scomparsa di Matteo era stata la madre. Le ricerche sono proseguite  fino alla scoperta del cadavere nel pomeriggio di domenica.

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