A seguito della recente pulitura del chiostro di San Bernardino, che si trova nell’ex ospedale psichiatrico “Santa Maria Maddalena” ad Aversa, sono stati apparse sugli organi di informazione diverse notizie che denunciano la scomparsa di alcune parti dell’antico pozzo che si trova nel chiostro e la generale indifferenza di fronte ai furti, al degrado sociale e al deprecabile stato d’abbandono in cui versa la struttura.
Il comitato di scopo “La Maddalena che vorrei” ci tiene a ribadire che da diversi anni, all’interno degli ex spazi manicomiali, agiscono per la tutela degli stessi, associazioni e cittadini che hanno a cuore il futuro di questo posto, bene comune per l’intera città e non solo.
Il sodalizio ha scelto di dotarsi di una “carta d’intenti” in cui sono chiarite le finalità per cui è nato il comitato di scopo. Questo documento è stato diffuso e ampiamente sottoscritto dai cittadini e da molti rappresentanti delle diverse istituzioni che dovrebbero interessarsi della tematica. E ha inoltre, recentemente, avanzato una proposta di collaborazione con le istituzioni per la formazione di un tavolo di discussione sul tema della Maddalena. Aspetta fiducioso.
In merito al furto degli elementi del pozzo di San Bernardino, il comitato fa presente che le colonne di cui è stata evidenziata la recente scomparsa erano già state trafugate negli anni ’90, come mostra la foto in alto, più vecchia, in cui si notano proprio le colonne, e le altre due immagini sotto risalenti al 1993, in cui già mancavano. “La pulitura dell’area non ha fatto altro che riportare alla luce questa triste mancanza”, fanno sapere dal comitato.