Aversa, blitz di Luca Abete su mensa scolastica: l’indignazione delle mamme

di Antonio Arduino

Aversa – Ennesima incursione di Striscia la Notizia ad Aversa, la quinta in questo anno, per affrontare il problema della mensa scolastica che non è mai partita nell’anno scolastico in corso (guarda il video). Dopo aver intervistato le mamme dei ragazzi dei circoli didattici della città per conoscerne le reazioni al mancato servizio, dopo aver intervistato una nutrizionista, Luca Abete ha raggiunto l’assessore alla Pubblica istruzione e vicesindaco Federica Turco per saperne di più. Ma la risposta “le mamme” data alla precisa domanda “Chi penserà all’alimentazione dei bambini?” ha moltiplicato ancora di più, se fosse possibile, l’indignazione dei genitori nei confronti dell’amministrazione.

“L’assessore avrebbe come minimo dovuto dare una spiegazione accettabile al popolo di Aversa (e d’Italia) circa le motivazioni ufficiali del grave disservizio”, scrive una mamma. “Il soddisfacimento di un bisogno primario così impellente, qual è garantire la mensa scolastica, per un’amministrazione è un dovere, oltre che un obbligo. E la cosa – aggiunge- avrebbe avuto anche un bell’impatto sull’elettorato e sulla cittadinanza tutta. Un impatto a cui nessun politico avrebbe rinunciato”. “A mio parere – conclude la mamma – l’assessore non ha avuto quell’atteggiamento istituzionale che tutti ci saremmo aspettato”.

Da parte sua, in merito all’ancora assenza del servizio mensa, a due mesi scarsi dalla fine dell’anno scolastico, Turco ha commentato: “Purtroppo la situazione non è ancora cambiata. Noi abbiamo fatto e stiamo facendo tutto il possibile, attivando la gara in tempo utile, tre giorni dopo l’insediamento avvenuto a luglio 2016, e sollecitando continuamente la Stazione unica appaltante, che sta verificando delle presunte anomalie. In questi giorni è atteso l’esito dei controlli. Il nostro responsabile del procedimento si reca quasi quotidianamente a Caserta per sollecitare la risoluzione immediata della questione”.

Parole che andavano dette ad Abete per far conoscere la realtà agli aversani e a tutti gli italiani. Ma poi è mai possibile che nessuno possa intervenire per velocizzare le operazioni della stazione appaltante quando queste creano situazioni che mettono a rischio anche l’ordine pubblico?

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