“Siamo allo stremo. Si pensi che un dipendente ha comprato di tasca propria il filo per la tagliaerba”. Questo lo sfogo dell’assessore con delega ai Lavori pubblici e cimitero, Michele Ronza, dopo che su alcuni social network sono apparse foto del camposanto cittadino infestato da erbacce alte che starebbero a dimostrare l’incuria dell’amministrazione per il sacro luogo.
Fotografie postate da semplici cittadini e commentate in maniera dura da altri che chiedono venga assicurata almeno la manutenzione ordinaria in un luogo che, come il cimitero, meriterebbe maggior rispetto ospitando i defunti. Reazioni dure che ipotizzano una sorta di lassismo da parte dell’amministrazione guidata dal sindaco Enrico De Cristofaro, accusata da più parti non solo di non garantire una programmazione per il futuro della città normanna, ma anche l’ordinaria attività amministrativa.
“Sono abituato a prendermi le responsabilità del cimitero per quanto riguarda il verde. Siamo in difficoltà sicuramente, – afferma da parte sua l’assessore Ronza, considerato il più vicino al primo cittadino che, da parte sua, continua ad essere in silenzio stampa – ma questo ai cittadini poco importa e sono anche d’accordo. Non posso, però, esimermi dal far notare che le foto pubblicate riguardano soprattutto le lapidi. Alcune tombe probabilmente non vengono visitate da mesi. Sono praticamente abbandonate. Sicuramente pulire attorno alle lapidi è compito nostro ma il resto non mi pare debba essere fatto dai nostri operatori. Se mi sbaglio provvederemo anche alla pulizia delle lapidi così come già facciamo, per quanto possibile, la manutenzione. Chiedo scusa ai cittadini per qualche disagio ma credetemi non è proprio così semplice”.
Subito dopo una rivelazione per far capire come le casse comunali siano oramai allo stremo. “Giusto per rendere partecipi gli aversani, – continua l’esponente dell’esecutivo guidato dal sindaco Enrico De Cristofaro – si pensi che abbiamo solo due operatori per il verde e dobbiamo sopperire a tutte le aree della città. Inoltre, l’altra mattina l’architetto Diana è dovuto andare a comprare la bobina di filo per il tagliaerba. Questo al cittadino non importa, è vero, ma siamo arrivati ad un punto di non ritorno. O recuperiamo i tributi evasi oppure ci saranno sempre più problemi. Per decenni ciò non è stato fatto e per decenni non si sono pagati i debiti fuori bilancio. Questa amministrazione ha avuto il coraggio di farlo trovandosi in non poche difficoltà”.
Ronza entra, poi, nello specifico indicando quali sono stati i passaggi che hanno portato alla situazione attuale, indicando anche esempi concreti sino a giungere alla considerazione finale con un esempio legato al mondo dei motori. “Ad un ragazzo costretto sulla sedia a rotelle – conclude – gli è stato riconosciuto un danno (con sentenza passata in giudicato) di 1milione e 250mila euro. Certamente non è dipeso da noi. A questo abbiamo ottemperato e quindi credo meritiamo un po’ di rispetto. Tutto qui. Ovviamente ognuno può esprimere le proprie opinioni, ma almeno dovrebbe informarsi adeguatamente, cercando di capire quali sono le motivazioni che hanno portato a questa situazione. Si viaggiava in Ferrari senza avere soldi per la benzina. Preferisco la 500 ma con il pieno”.